Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Bulls in “The Huddle” – Bringing People Together

dsc_0615In particolare nel football americano, ma in generale in tutti gli sport di squadra, l’huddle è quella fase del match in cui i vari componenti del team, riuniti in circolo, condividono la strategia di gioco. In altre parole è il momento in cui la squadra, isolandosi dal resto del mondo, afferma con forza la propria identità e ribadisce l’impegno per il raggiungimento di un obiettivo comune. Ed è stato esattamente questo lo spirito che ha animato le 9 formazioni che hanno preso parte lo scorso week-end al Torneo Internazionale di pallacanestro per atleti con disabilità intellettiva “The Huddle – Bringing people together” organizzato in Belgio dal G-Basket BBC Geel. I Cissaca Bulls hanno avuto la grande opportunità di condividere il parquet del palazzetto “De Doelen” di Geel con 4 formazioni locali, una svedese, una tedesca e con i marziani statunitensi dei Brooklyn Knights. A rappresentare l’Italia anche la compagine trevigiana dei Baskettosi guidata da coach Carniato. È apparso evidente sin dalle gare preliminari il gap, tecnico ed atletico, tra i portacolori alessandrini e gli avversari molto più strutturati fisicamente e dotati di fondamentali di livello assoluto. Per questo il piazzamento al quarto posto del secondo livello dietro il Team Sweden, i tedeschi del Caritas Hagen e i belgi del BC Lommel, era ampiamente pronosticabile. Meno facile prevedere però prestazioni convincenti da parte dei Bulls che, nonostante le sconfitte, sono riusciti a mettere in campo determinazione e personalità dando vita ad azioni di gioco sottolineate dagli applausi dei presenti. Sorprendente la performance di Mirco Pravatà che, nonostante le sue 40 primavere, ha impressionato per la rapidità nel gioco d’attacco e l’intensità difensiva. Ottime le prove di Emilian Fishta, miglior realizzatore dei Tori, che ha ricevuto il plauso di Coach Doug Rebecca del Team newyorkese dei Knights per la capacità di “mettere il cuore sul campo”. Memorabile anche la standing ovation dedicata a Gianluca Perrone dopo il suo canestro nell’ultima partita del torneo: il piccolo play mandrogno, ultimo innesto in ordine di tempo nel roster dei Bulls, ha conquistato tutti per la sua trascinante simpatia. A dare il proprio contributo anche Bragato, Stasio, Kondi, Salice, Scioscio, Paro e Bonanomi sotto la guida di Petrozzi e Marzullo. In estrema sintesi una trasferta avara di coppe e medaglie di metallo pregiato, ma ricchissima di soddisfazioni personali che hanno offerto ai Bulls l’opportunità di festeggiare nel migliore dei modi il 16° anniversario dalla creazione del Team. Gli allenamenti non si fermano. Ci sono ancora due appuntamenti importanti da onorare: le finali dello Special Basket questa domenica a Senna Comasco e il torneo internazionale di Treviso del 20 e 21 maggio prossimi.

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