Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Lega Pro, Girone A: il commento della 20° giornata

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Le principali notizie di questa 20° giornata coinvolgono direttamente l’asse Cittadella- Alessandria: da un lato, infatti, registriamo la straripante vittoria dei granata contro il Renate, mentre dall’altro l’ennesimo black out dei grigi sul campo della Cremonese.
Partiamo dall’Alessandria. Parlare di ennesimo passo falso potrà far storcere il naso a molti sostenitori dell’Orso Grigio però, dati alla mano, la situazione comincia a diventare quantomeno scomoda: nelle ultime cinque partite di campionato gli uomini di Gregucci solo contro il Cuneo (tra l’altro soffrendo non poco) sono riusciti a conquistare i tre punti. Si può parlare di crisi? Ancora no, ma che i grigi stiano attraversando un periodo di evidente e preoccupante flessione è palese. La sensazione è sempre quella: i notevoli sforzi psicofisici imposti dalla Coppa Italia sembrano aver tolto all’Alessandria quella lucidità e quella concentrazione indispensabili per potersi imporre in un campionato come la Lega Pro, in cui elementi come l’agonismo e la fame di vittorie alla lunga saltano sempre fuori. La situazione rimane fortunatamente tutt’altro che irreparabile, tuttavia è necessario un pronto intervento di società e allenatore poiché l’obiettivo urlato ai quattro venti dal presidente Di Masi rimane sempre e solo quello: la promozione in Serie B. Non sono permessi altri passi falsi.
Chi sembra intenzionato a non fermarsi più è il Cittadella: sulle ali dell’entusiasmo, i granata, approfittando della scarsa continuità di risultati delle dirette rivali, stanno costruendo un corposo gap rispetto alla concorrenza. Quando la squadra gira, il Cittadella sembra inarrestabile: Litteri segna a raffica e il calcio proposto da Venturato è spesso divertente e propositivo. Ad opporsi a questa lunga serie di pregi spicca un limite spaventosamente preoccupante: il fattore psicologico. I granata spesso vivono momenti di incomprensibile “buio totale”. Proprio contro il Renate, il Cittadella, tranquillamente in vantaggio di due reti, ha mollato la spina, subito prima il 2-1 e poco dopo il pareggio, rischiando di compromettere una vittoria sicura, poi messa in cassaforte con il 4-2 finale. Se Venturato, con i giusti accorgimenti, riuscirà a mettere una pezza sui limiti caratteriali dei propri giocatori, chi li fermerà più?
Tra Cittadella e Alessandria si è inserita la Feralpi Salò, in virtù del facile successo per 2-0 ai danni della Pro Patria. Le prestazioni e i risultati dei ragazzi di Diana non sorprendono più nessuno: i verdazzurri si sono staccati di dosso l’etichetta di “outisider” per cucirsi quella di “solida conferma” del girone A. Qualificarsi per i playoff sarebbe già un’impresa, ma con il Cittadella a soli quattro punti l’acquolina sale…
Ad infilarsi prepotentemente in zona playoff è il Pordenone. L’ascesa dei neroverdi ha quasi dell’incredibile: costruita per salvarsi tranquillamente, la squadra di Tedino ha messo in fila una serie impressionante di risultati positivi arrivando addirittura ad inserire la propria candidatura per un posto playoff. Un’ulteriore conferma del fatto che, seppur con pochi dobloni, i club con progetti validi e seri possono tranquillamente dire la loro.
La situazione in zona retrocessione rimane sempre invariata con Pro Patria, Albinoleffe, Mantova, Renate e Lumezzane ad occupare le ultime cinque piazze dello schieramento.
Mentre la zona playoff si affolla sempre di più, il Cittadella tenta la fuga: della serie “tra i due litiganti, il terzo gode”.

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