Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

spendere tanto non significa spendere bene

DSC_7907Silvio, cosa sta succedendo ai grigi?

Che una squadra costruita per vincere il campionato, con la rosa più costosa dell’intero girone, ha totalizzato solo 4 punti nelle prime 4 partite, incassando 4 gol e segnandone la miseria di 2.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Perché?

Una prima magra giustificazione si può ricercare nell’assenza del play maker Loviso nelle ultime 2 partite, ma, secondo me, non è accettabile che una squadra come l’Alessandria dipenda così tanto da un giocatore che, con il massimo rispetto, non è né Maradona, né Pirlo, da dover addirittura stravolgere il proprio modulo di gioco in caso di sua assenza.

Un mese fa tu avevi manifestato perplessità circa il fatto che l’Alessandria segnasse poco e corresse troppi rischi in difesa: i fatti ti hanno dato ragione!

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Purtroppo! Il problema non è tanto la mancanza di gol, quanto la mancanza di occasioni da gol, così come l’eccessiva esposizione della nostra retroguardia alle incursioni avversarie quale conseguenza della mancanza di filtro del centrocampo.

E’ evidente che c’è qualcosa che non funziona nella disposizione tattica della squadra, soprattutto nei movimenti senza palla: di questo il principale responsabile è sempre l’allenatore.

Pensi che sia stato giusto esonerare scienza?

Quando mi hai posto la prima volta questa domanda, ti ho risposto che, se fossi stato nei panni del Presidente, gli avrei concesso una fiducia a tempo.

Oggi, alla luce della decisione assunta dalla società, penso che Di Masi abbia fatto bene a bruciare le tappe. I difetti tattici dell’Alessandria, sia in zona gol che in copertura, era così macroscopici che difficilmente si sarebbero risolti rapidamente, oppure solo recuperando Loviso. Quindi, l’esonero di Scienza è stato necessario: adesso si tratterà di vedere se sarà stato sufficiente.

Per la prima volta è anche stato aspramente contestato il Direttore Sportivo Giuseppe Magalini…

Su Magalini si potrebbero dire molte cose ma, dovendo fare una sintesi, direi anzitutto che la sua avventura in grigio è stata salutata con entusiasmo da quegli opinionisti, o sedicenti tali, che avevano letteralmente massacrato il suo predicessore Menegatti (uno che, con molte meno risorse a disposizione, ha avuto il merito di portare in riva al Tanaro giocatori come Sirri, Sabato, Spighi, Mora, Cavalli, Rantier e Marconi – alcuni dei quali continuano ad essere pilastri dell’Alessandria). Magalini doveva essere accolto in modo più sereno e neutrale, così da poterlo giudicare solo per il proprio lavoro.

Come ritieni che abbia operato il D.S.?

Magalini ha certamente contribuito ad innalzare il tasso tecnico dell’Alessandria acquistando giocatori di valore (non solo economico), spesso con alle spalle diverse stagioni in serie B e persino qualche apparizione nella massima divisione. Ma attenzione: non sempre comperare i giocatori più costosi che ci sono sulla piazza è la scelta migliore, anzi, il miglior direttore sportivo è, secondo me, quello che sa comprare l’uomo giusto in un momento in cui le sue quotazioni sul mercato non sono magari al top (come la Juventus con Pirlo).

Puoi fare un esempio?

Uno su tutti: lo scorso anno Fishnaller è stato capocannoniere con 16 reti e Bocalon ne ha segnati addirittura 23 ma, se andiamo a dare uno sguardo a tutta la loro carriera, scopriamo facilmente che il primo ha realizzato 28 gol nei precedenti 6 campionati (ad una media di poco più di 4,5 reti a stagione) mentre Bocalon, nello stesso periodo di tempo, ne ha fatti solamente 14 (poco più di 2 all’anno). E’ evidente che comperare due giocatori come loro dopo la migliore stagione della loro carriera significa pagarli una somma probabilmente superiore al reale valore del giocatore. E questa non è una mia valutazione, ma il frutto di una analisi statistica.

Questo significa che più che spendere tanto, bisogna saper spendere bene…

Ovviamente.

E di Di Masi cosa possiamo dire?

Di Masi è l’undicesimo presidente dell’Alessandria negli ultimi 20 anni ed è una risorsa preziosa per la storia del sodalizio proprio perché, come abbiamo già più volte rimarcato, è venuto qui solo per passione e, in nome di una passione, ha impiegato consistenti mezzi finanziari. Le risorse preziose non vanno sprecate.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *