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Cissaca Bulls: il gran giorno del 3vs3

I Bulls Campioni d’Italia 2012 nel 3vs3
I Bulls Campioni d’Italia 2012 nel 3vs3

Questa domenica (1 marzo) i Cissaca Bulls sono chiamati a confermare l’oro conquistato lo scorso anno nella tappa dello Special Basket dedicata al 3vs3. Al PalaMacallè di Biella i Tori si metteranno alla prova in due distinti gironi: quello tradizionale e quello unificato (in campo due atleti con disabilità e uno non disabile). La dimensione del ‘basket a metà campo’ è sempre stata ben metabolizzata dai Bulls che, nella specifica categoria, hanno conquistato due titoli di Campioni d’Italia, a Monza nel 2010 e proprio nella città dei lanieri nel 2012. Nel panorama cestistico il 3vs3, anche noto come ‘street basket’ perché giocato principalmente nei playground outdoor, rappresenta quasi una disciplina a sé. I requisiti fondamentali di un buon ‘giocatore di strada’ sono dinamismo, forza fisica e capacità di gestire in tempi ridotti le sollecitazioni che provengono dalle diverse congiunture tattiche. La ‘lettura’ immediata della situazione di gioco può fare spesso la differenza in uno sport in cui la transizione tra difesa e attacco non ha soluzione di continuità. I match di 3vs3 vengono spesso usati anche per la preparazione – non solo tecnico/tattica, ma anche atletica – per gli incontri di basket a ranghi completi. Il rapido alternarsi delle fasi di attacco e difesa limita quasi a zero i tempi morti e permette al coach di mettere sotto pressione i propri atleti chiedendo loro di scegliere la cosa giusta da fare in una frazione di secondo. Penso che uno dei primi obiettivi di un allenatore sia quello di costruire giocatori in grado di fare scelte in autonomia e, nello sport dedicato a persone con disabilità, questo aspetto assume una valenza amplificata. L’aumento del senso di auto-efficacia in palestra (sperimentare situazioni in cui si raggiunge l’obiettivo grazie alla propria performance, integrata a quella dei compagni di squadra) contribuisce a far adottare all’atleta un atteggiamento propositivo anche nella vita di tutti i giorni.
In estrema sintesi il regolamento prevede che due formazioni, composte ognuna da tre titolari più due riserve, disputino un match in metà campo di gioco e con un solo canestro. Vince la squadra che segna per prima 20 punti o quella che ha il punteggio più alto allo scadere del 20° minuto di gioco. Dopo aver fatto canestro le squadre cambieranno il possesso della palla. Dopo ogni rimbalzo difensivo, intercetto o palla rubata dalla difesa (cambio di possesso), la nuova azione dovrà avere inizio al di fuori dell’area dei tre secondi con un palleggio o con un passaggio. Viceversa, dopo ogni rimbalzo offensivo, l’attaccante potrà segnare senza uscire dall’area dei tre secondi. Per la pallacanestro Special Olympics sarà invece l’esordio ufficiale del 3vs3 unificato, giocato in precedenza solo in via sperimentale proprio dai Bulls in occasione del Trofeo ‘Armana’ di Tortona dove i mandrogni hanno già avuto modo di affilare le armi contro gli amici astigiani dell’A.S. ‘Pegaso’.
Per i risultati della kermesse biellese restate sintonizzati su Hurrà Grigi che fornirà una dettagliata cronaca dell’evento nel prossimo numero.

[Marco Petrozzi, Coach Cissaca Bulls Alessandria]

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