“Oggi è nata una nuova Alessandria”: aspettiamo a crederci!
“Oggi è nata una nuova Alessandria”: con queste parole l’AD dell’Alessandria Calcio Giulio Maione ha introdotto la conferenza stampa che avrebbe dovuto portare chiarezza sul futuro dell’Alessandria.
Devo dire che quello che ho udito non mi ha tranquillizzato, anche se, ovviamente, spero che alle tante parole seguano davvero i fatti, preannunciati a breve termine, ma nessuno, ad oggi, definito.
Un fatto concreto è stato, sicuramente, la presenza del nuovo Direttore Generale, Gianfranco Multineddu, che deve la sua fama ad aver lanciato nel dorato mondo del calcio Marco Verratti: sicuramente una figura importante ed esperta che, però, era al suo primo giorno di lavoro con l’Alessandria (probabilmente non ancora contrattualizzato) e, quindi, non ha potuto fare altro che garantire impegno ed esperienza, prima di tornare a Cagliari in serata.
Niente indiscrezioni su allenatore e prossimi giocatori, perché non si è ancora potuto iniziare a operare.
Anche per il resto, nessun fatto concreto.
Queste le altre “non” notizie.
Il 35% delle quote dovrebbe essere rilevato da una società inglese che non è un fondo (One Global Sports Investment), ma “investe nel mondo del calcio tramite fondi”: lo avrebbe già fatto in Francia e Spagna e avrebbe tra le sue fila personaggi introdotti nel panorama calcistico europeo. Seguirà a tempi brevi l’identificazione con nomi e cognomi.
In realtà, l’atto di cessione delle quote non è ancora stato firmato, ma solo un preliminare: al momento della sottoscrizione verranno corrisposti dei titoli immobiliari che, a loro volta, dovranno essere convertiti in denaro liquido. Procedura piuttosto complessa ma che Maione ha definito come concretizzabile in pochi giorni.
Per ora, però, è chiaro che di soldi non ce ne sono: i dipendenti e i fornitori dovranno aspettare che si concretizzi questa “conversione” per veder pagate le proprie spettanze.
Idem per la scelta del terreno di gioco per gli allenamenti: i contatti sarebbero già ben avviati, ma per ora niente di fatto.
E’ ingente anche l’esposizione debitoria nei riguardi del fisco, ma il “decreto salvacalcio” permette di spalmare i pagamenti in dieci anni, per cui “questo problema non ci preoccupa”.
Il prossimo contatto con stampa e tifosi avverrà dopo l’avvenuta iscrizione (quindi non ancora effettuata) al campionato di serie D, cosa che significherà anche l’avvenuto pagamento di partite debitorie quantificate in circa 600 mila Euro, cosa che, da quanto si è compreso, potrà avvenire solo dopo l’immissione di denaro a seguito dell’ingresso del nuovo socio.
Unica considerazione di Molinaro (inibito e quindi quasi muto): “Abbiamo fatto pagamenti per 1,8 milioni, abbiamo salvato l’Alessandria dal fallimento, quindi è ovvio che vogliamo andare avanti col nostro progetto” e in effetti, riconosco in questo ragionamento l’unica logica che mi permette di confidare che quanto ascoltato oggi non siano solo vaghe parole.
Fatti concreti, però, ne sono stati dimostrati veramente pochi: non ci resta che aspettare (ancora) e sperare, ma il tempo passa inesorabile.
Foto di Maurizio Mazzino
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