Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Campionato, una vergogna senza fine: grazie Di Masi!

Bravo Di Masi, ce l’hai quasi fatta: dopo la retrocessione dalla serie B, l’Alessandria sembra ben avviata per lasciare indecorosamente anche la serie C.
A Cesena ci condannano gli ex, a riprova, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell’incapacità di questa dirigenza di fare un mercato degno di questo nome.
La barca affonda e l’atteggiamento di Sini al momento della sua sostituzione lascia pensare che anche il clima all’interno dello spogliatoio non sia certo dei migliori.
Per l’ennesima volta, il millantato progetto giovani si rivela per quello che è: una bufala per costruire (?) una squadra senza mettere mano al portafoglio e portare a casa i soldi del cd “minutaggio”.
Qualcuno di questi giovani potrebbe anche avere dei numeri, ma in questo ambiente, abbandonati a se stessi, senza un progetto di supporto con giocatori di esperienza e qualità, i ragazzi rischiano solo di segnare negativamente il loro futuro.
La cosa più triste è che questa squadra sembra ormai abbandonata a se stessa: i dirigenti non frequentano più una tribuna del Moccagatta sempre praticamente vuota, mentre anche i fedelissimi in curva nord sembrano vicini alla resa.
La città, poi, sembra essere sempre più estranea alle vicende di una squadra che “perde sempre”: la rassegnazione, in questo momento, è l’avversaria peggiore.
Noi tifosi dobbiamo reagire, dobbiamo far sentire la nostra voce perché l’Orso Grigio  non può precipitare nel silenzio.
A questo proposito devo ammettere che le critiche a noi giornalisti sono sacrosante: tutto l’ambiente, con rarissime eccezioni, continua a tacere, a cercare inutili alibi, a fare attenzione a non disturbare o non indispettire il “padrone del vapore”.
Invece bisogna individuare e denunciare le responsabilità di chi ha ridotto l’Alessandria Calcio in questa situazione, ossia la dirigenza Di Masi.
Gli saremo sempre grati per l’avventura in Coppa Italia, per la Coppa Italia di Serie C e per la promozione in B, ma questo non può essere un alibi per radere al suolo tutto quello che si è costruito. L’Alessandria non è un giocattolo da buttare quando ti ha stancato.
La vicenda della cessione del club, data per fatta, si è rivelata l’ennesima fake news data in pasto ai giornali solo per calmare la piazza.
Adesso basta: se Di Masi vuole continuare a fare il presidente dei grigi deve capire che questo comporta impegni, responsabilità, competenza e rispetto per i tifosi e la città.
Se non lo comprende, tolga il disturbo al più presto (sperando che non sia troppo tardi, in vista della campagna acquisti in cui si potrebbe ancora costruire una squadra capace di salvarsi), dal momento che i suoi avvocati hanno proclamato che i potenziali acquirenti non mancano. O sono solo parole?