Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Anche a Pesaro una buona Alessandria guadagna un punto

Vis Pesaro affamata di punti dopo il recente stop casalingo e con l’intenzione di fare un sol boccone del “povero” orso grigio. Ma qualcosa non va secondo i piani e mister Sassarini, già al quarto d’ora del primo tempo, si rende conto che non sarà una passeggiata. Al campo sportivo “Benelli” di Pesaro anche una quarantina di aficionados grigi che non hanno fatto mancare il sostegno alla squadra nemmeno per un secondo. Ammirevoli, tanto quanto i ragazzi in campo.

Primo tempo molto simile a quello visto mercoledì sera con la Torres. Alessandria molto abbottonata con Speranza, Nunzella e Rota a frenare le azioni dei marchigiani in maglia bianco-rossa con Galeandro e Nepi a svariare in avanti. Ad essere un pericolo per la Vis Pesaro sono le sgroppate di Filip e, soprattutto, di Ghiozzi che costringono i pesaresi a moderare la pressione in attacco. Comunque, Egharewba, Bakayoko, Zoia, Aucelli e Cannavo’ dimostrano, in più occasioni, di avere le carte in regola per disputare un buon match. Con i Grigi ad attenderli sornioni.

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Non molto da segnalare nella prima frazione: al sedicesimo e al ventesimo due azioni per parte che potrebbero rompere la parità. Prima ci prova Filip per l’Alessandria girando di testa  un perfetto assist di Galeandro, fuori di poco. Poi tocca a Bakayoko al minuto 20 ad avere, ancora di  testa, la palla del vantaggio. Ma un ottimo Liverani si oppone da par suo mandando in angolo. Al minuto 25 e al trentunesimo due buone azioni non concretizzate dall’Alessandria. Prima con una bella giocata in solitaria di Ghiozzi culminata con un tiro facile preda di Farroni e, subito dopo, con Sini che spreca una punizione da buona posizione tentando uno schema. Buono il filtro a centrocampo e, soprattutto, ottima l’intesa tra i reparti “grigi” che porta ad avere una linea di pressione sugli avversari ben più alta dei soliti “ultimi venti metri in difesa” a cui eravamo abituati. Bene Rota e Filip in interdizione con il sostegno di Speranza, Sini e Nunzella. Al trentacinquesimo il pericolo, forse, più grande corso dai Grigi: e’ Egharewba a farsi trovare libero alla sinistra di Liverani, si accentra, prende la mira e tira forte…il portiere “grigio” ex Monza, non si muove e para – praticamente – con la fronte. Per un po’ resta intontito ma, comunque, salva l’Alessandria dal possibile “uno a zero”. Nel finale del primo tempo la partita si anima e sono continui i cambiamenti di fronte… ancora due occasioni per parte, una “nitida” di Provazza che calcia fuori da buona posizione e un’altra “clamorosa” dovuta ad un liscio del portiere Farroni. Per sua fortuna la palla esce a lato di cinque centimetri.

Si riprende dopo l’intervallo con la sola novità di Lombardi fra le file “grigie”. L’Alessandria prova a forzare un po’ e già al quarto minuto colpisce la traversa con un intelligente colpo di testa di Nepi, autore – con Ghiozzi e Galeandro – di una buona partita sia di contenimento che di “pressione” a favore della manovra d’insieme dei Grigi. La reazione dei padroni di casa porta solo ad un traversone basso, pericoloso, di Egharewba che si perde sul fondo. Per tutta la ripresa Liverani sarà praticamente inoperoso se non per una parata determinante a partita quasi finita. Infatti, per come va a mettersi l’incontro, l’’Alessandria prende metri e si avvicina in più occasioni all’area “bianco-rossa”. È Nichetti a provare di testa su punizione morbida dello specialista Nunzella giusto al ventesimo della ripresa…ma l’inzuccata spinge il pallone troppo in alto. E ancora, a più riprese, Galeandro e Martignago (buono il suo rientro nel secondo tempo, dopo aver vestito qualche anno fa la “maglia grigia”) mettono in agitazione la difesa marchigiana. La Vis Pesaro, comunque – verso la fine – non ci sta ad essere invischiata nel gioco dell’Alessandria e prova il tutto per tutto con tre cambi in contemporanea. Ghazaini, Borzoi e DiPaola, effettivamente, mettono qualche apprensione in più alla retroguardia “grigia” ma mai oltre il dovuto. Solo in una occasione, a tre minuti dalla fine, il nuovo entrato Borzoi potrebbe avere la palla buona dei tre punti…ma un ottimo Liverani respinge e non si fa sorprendere. Un ultimo svarione della difesa pesarese, con Farroni che causa quasi un autogol su una respinta di piede ritardata, va a chiudere i quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro. Si tratta di Andrea Ancora che, questa volta, vogliamo citare per nome e cognome. Finalmente un buon arbitraggio equo nelle valutazioni, attento e mai “protagonista inutile”.

Squadra che vince (o pareggia) non si cambia, direbbe qualcuno, o a a questo principio si sta adeguando mister Fabio Rebuffi. Semplicità ed essenzialità nei passaggi e nei movimenti, concentrazione, velocità, pressing e rilanci veloci. Questa è l’Alessandria, che magari non giocherà benissimo ma, finalmente, concretizza punti e aumenta in autostima. Avanti così.

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Pier Luigi Cavalchini

Nella foto: anche a Pesaro è andata in scena la protesta dei Supporters