Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Di Masi parla ma non dice nulla, il futuro dei grigi resta incerto

Abbiamo aspettato tanto per niente, o quasi.
Le dichiarazioni del numero uno dei grigi non hanno fatto chiarezza nè sul recente passato nè sul prossimo futuro.
Queste le prime parole di Di Masi che, per l’occasione, sfoggiava anche una nuova imbarazzante pettinatura: “Ci sono le stagioni che vanno bene e quelle che vanno male, si può vincere o si può perdere.. nell’ultima stagione ho fatto quello che potevo fare, ho messo a disposizione le risorse che potevo mettere…. in qualunque sport ci possono essere le giornate buone o le giornate storte, le stagioni buone o le stagioni storte…”: solo aria fritta!
Per quello che riguarda la stagione passata, quindi, Di Masi non è stato neppure sfiorato dall’idea di chiedere scusa ai tifosi o di assumersi qualche responsabilità per la vergognosa retrocessione.
A condannare l’Alessandria alla serie B è stato i bieco destino, la dura legge dello sport: il fatto di aver costruito una squadra tecnicamente inconsistente o di non aver fatto fronte alle lacune della rosa con acquisti degni di questo nome sono cose che non lo riguardano.
Lui è felice di avere scritto “dieci anni di pagine di storia”: peccato che abbia rovinato tutto sprecando l’unica vera occasione di restituire l’Alessandria al calcio che conta in Italia condannando così la società ad altri anni di inferno.
Anche le critiche di questi giorni non lo sfiorano perché ha detto che non segue i social e a lui sono arrivate in queste settimane solo tante attestazioni di  stima (complimenti a questi visionari!) e la struttura societaria, letteralmente, era “perfetta” per la serie B, così come adeguato era il budget stanziato per gli acquisti.
Dal momento che Artico ha detto esattamente il contrario, ossia che il budget a sua disposizione era da squadra di medio-bassa classifica, e che Longo ha sostenuto che la rosa a sua disposizione non poteva garantire la salvezza, direi che questa retrocessione non ha trovato nè colpevoli nè responsabili.
Forse i colpevoli siamo noi tifosi!
Di Masi non ha neppure chiarito quale sarà il futuro dell’Alessandria calcio: ci sono un paio di trattative in corso per la cessione, ma il presidente non si è degnato di dire a che punto siano.
Si è limitato a dare come scadenza temporale quella di fine giugno, quando la squadra, comunque, verrà iscritta al campionato di serie C. E’ questa l’unica vera notizia di giornata.
Ha fatto anche capire che, comunque, se non venderà, gli obiettivi saranno molto ridimensionati rispetto agli anni passati: con lui si prospetta un futuro grigio, senza di lui non è dato sapere quali saranno le prospettive.
Noi tifosi possiamo solo sperare che da queste trattative arrivi un acquirente che abbia a cuore l’Alessandria e che, soprattutto, crei una struttura societaria qualificata e competente.