Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Grigi: solo 2 a 2 al “Tardini” di Parma

Verrebbe da scrivere “persa l’occasione della vita” ma per le forze viste in campo, ancora una volta, il pareggio è il risultato più giusto. Un due a due che doveva (e poteva) essere una vittoria se solo si fosse provato a contenere meglio il tiro libero concesso a Cobbaut a due metri da Pisseri a cinque minuti dal riposo. Una disattenzione grave dell’intera difesa grigia che è costata due punti agli orsacchiotti. Per l’occasione, al “Tardini”,  in completo bianco a fronte dei giallo-crociati parmensi.

Comincia subito bene l’Alessandria, pressando alto e cercando in tutti i modi di sorprendere Ciccati, Coulibaly e Türk. Quest’ultimo in sostituzione dell’infortunio Buffon. In evidenza soprattutto Gori, Lunetta e Chiarello, mentre Oostervold  e Vasquez  sono fra gli emiliani più intraprendenti.  Fino al decimo, però, solo qualche calcio d’angolo come risultato di una pressione grigia abbastanza continua. È comunque del Parma la prima occasione. Siamo al 12esimo ed è Bernabe a tirare bene ma leggermente fuori. Passano due minuti  e Parodi avrebbe la palla buona per il vantaggio…. ma non arriva in tempo sul perfetto assist di Gori. Prestia, Milanese e Parodi e soci, però, non mollano e con una azione da destra pervengono al vantaggio al minuto 15. È Palombi, dal dischetto, a girare in rete un fraseggio veloce fra Milanese, Chiarello e Marconi.
Il Parma prova a reagire ma non va oltre qualche cross e due calci d’angolo. Anzi, è l’Alessandria ad avere le occasioni migliori per raddoppiare, ma non riesce a concretizzare quanto prodotto da Casarini, Parodi e Milanese. Per tre volte Chiarello, Palombi e Marconi avrebbero la possibilita’ di segnare ma, un po’ per imprecisione, un po’ per la buona difesa parmense, non riescono a sfondare.
Così si arriva al pasticcio del 40esimo, con Pisseri totalmente impotente di fronte al terzino Cobbaut. Si va al riposo sul risultato di uno a uno, per riprendere, poi, con le stesse formazioni del primo tempo, tranne uno scatenato Pandev che farà valere la sua classe nel corso di tutta la ripresa. Le squadre si affrontano a viso aperto e, in un altro momento, ci si sarebbe potuto beare di un match giocato fra due squadre di pari valore. A fare la differenza gli episodi. Dubbio, molto dubbio, quello che ha dato il vantaggio al Parma. Su una delle veloci incursioni  propiziate  da Pandev e Iuric è l’ottimo Vasquez a portare scompiglio nella retroguardia alessandrina.
Dopo un rimpallo si ritrova la palla buona del due a  uno… e non perdona. Peccato che la sua “liberazione” sia derivata da una spinta pesante ai danni di Parodi… Fallo “tutta la vita” e invece, per l’arbitro, il gol è valido e così, pur giocando bene, l’Alessandria si trova in svantaggio.
Da questo momento (dodicesimo del secondo tempo) comincia un’altra partita. Caratterizzata da attacchi disperati e tentativi continui di mettere pressione sugli emiliani. Buona la tenuta del Parma che, fino a dieci minuti dalla fine, rischia poco. Anzi, si rende pericoloso in contropiede sempre con Vasquez e Pandev. Bene Pisseri in due occasioni su Iuric e Vasquez. Sarà, alla fine, Pierozzi a pareggiare le sorti della partita con una deviazione al volo bene indirizzata alla sinistra del secondo portiere del Parma. Siamo già all’ottantesimo e, purtroppo, nient’altro da segnalare, se non un avventuroso tentativo di testa, ancora di Pierozzi… ma troppo alto.
Sempre pericolosi i “giallo crociati” di Iachini, su ripartenze lampo, fino alla fine.
Per cui… non si poteva chiedere di più. Ora si comincia giustamente a recriminare sui punti persi nel corso del “primo percorso di B” del glorioso orso grigio. Punti persi con squadre modeste, come Como, Vicenza, Pordenone, all’ultimo momento col Frosinone e tante altre. Ma i cancelli del cielo non sono ancora del tutto chiusi. Vedremo con il  Vicenza, e con la probabile “coda” successiva, cosa succederà.

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Pier Luigi Cavalchini