Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Finisce 1 a 1 Como – Alessandria, ma ai “Grigi” il risultato sta stretto

Una buona Alessandria si ferma sul muro del Como che, con pochissime sortite nell’arco dell’incontro e solo tre tiri, esce indenne dal “Moccagatta”. Velocità di esecuzione, smarcamenti e posizionamenti opportuni, hanno permesso ai “Grigi” di fare una buona gara che avrebbero sicuramente vinto ai punti. Ma nel calcio i conteggi si fanno con i palloni in rete e solo con quello, per cui  i ragazzi di mister Longo si devono accontentare. Un palo colpito da Mustacchio ed un rigore dubbio dato al Como portano ad un risultato molto stretto per l’Alessandria ma…va bene così. In casa si sono viste partite simili, perse con squadre non eccelse come il Parma o l’Ascoli, sempre con una supremazia territoriale dei “Grigi” che però non si è trasformata in reti effettive. E in diversi casi si è perso, per presunzione o superficialità.  Stavolta è andata meglio e anche la prova di Palombi, subentrato nel secondo tempo, come quella di Corazza, è stata sufficiente e ha datro una mano nell’attività di scardinamento del bunker lombardo.

Già al secondo minuto l’Alessandria si rende pericolosa con Parodi che prova a girare da buona posizione un assist di Milanese. Fuori di poco. I “Grigi” pressano con Mantovani e Milanese a sostenere le sgroppate di Lunetta e Mustacchio. In avanti Corazza prova a scrollarsi di dosso i due o tre giocatori che gli stanno appiccicati, ma non sempre ci riesce. Diversi calci d’angolo a favore dell’Alessandria già in apertura di partita che aumenteranno fino al numero considerevole di diciannove, a conferma di un impegno costante nel cercare la rete, D’altra parte i numeri parlano chiaro. I tiri in porta sono stati undici contro tre del Como e il possesso di palla è stato di quasi il settanta per cento per i “Grigi”. Il Como, per l’occasione in tenuta bianca bordata di blu, ha agito soprattutto di rimessa cercando di fermare, anche con le maniere forti, i giocatori alessandrini. Per circa venti minuti le squadre si affrontano apertamente con rapidi cambiamenti di fronte. Si susseguono parecchi calci di punizione, senza però esito positivo.
Sarà il comasco Bellemo al decimo a provarci dal limite dell’area ma il tiro è alto. Stesso esito per un tiro di Chiarello che pare particolarmente ispirato. Sono suoi alcuni pregevoli movimenti per smarcarsi e liberarsi per il tiro ma la difesa lariana fa buona guardia. Vignali, Ioannou e Bellemo sono i più attivi nell’arginare gli attacchi dei “Grigi” facendo valere fisico e pressing asfissiante. Molto buona la prova di Fabbrini che, in tutti i modi, cerca di aggirare la retroguardia in casacca bianca. Abbastanza lucido Lunetta che, fin quando ha energie, mette in apprensione la difesa del Como. I Lariani sono sostenuti da un nutrito gruppo di tifosi, sostanzialmente corretti, a cui rispondono gli sportivi della “gradinata Nord” sempre pronti ad incitare la squadra di casa. Ci riprova Chiarello con un bel tiro angolato, parato dal portiere Facchin, in giornata di grazia.
Anche Milanese tenta un tiro da discreta distanza al trentunesimo ma il portiere lariano è pronto nella parata. Al minuto 34 il fallo di Parigini, che gli costa l’espulsione, potrebbe rappresentare la svolta della partita, permettendo all’Alessandria di giocare quasi un’ora in superiorità numerica. Si vedrà, purtroppo, che questo vantaggio, alla fine, servirà a poco. L’Alessandria prova ad approfittarne ma è il Como, su un rapido rovesciamento di fronte,  a trovare la combinazione giusta che libera sull’angolo estremo alla destra di Pisseri il motorino La Gumina. Il suo tiro, teso e ben indirizzato, incoccia sul braccio di Mantovani che non può far altro che ripararsi. Per l’arbitro è rigore e, nonostante le proteste dei padroni di casa, si procede al “penalty” .
E’ lo stesso La Gumina a tirare. Prima Pisseri para con abilità ma, sulla ribattuta, lo stesso La Gumina segna l’1 a O per i lombardi. Stadio Moccagatta ammutolito e i trecento tifosi ospiti in festa. L’Alessandria fa fatica a riprendersi e rischia di nuovo su una ripartenza di Blanco, per fortuna senza esito. I giocatori della squadra di casa impostano discretamente dalle retrovie, provano ad aggirare le difese lariane ma, sistematicamente, si perdono al momento del tiro. Al minuto 41 ncora  un’occasione per Corazza, buona la sua prova, ma Facchin ci arriva. Anche Di Gennaro e Milanese tentano in tutti i modi di pervenire al pareggio ma la porta comasca sembra stregata. Così si arriva al riposo con un immeritato uno a zero a favore del Como che ha fatto praticamente un solo tiro a rete.
L’Alessandria ci crede e spinge per diversi minuti in apertura di ripresa. Prima Fabbrini e poi Chiarello impegnano la difesa, ma è Corazza ad andare vicinissimo al gol. Il suo colpo di testa, però, è troppo centrale ed è  preda di Facchin. A conferma del sortilegio che pare schermare la porta lariana, Mustacchio da buona posizione, calcia a colpo sicuro ma prende in pieno il palo con il portiere battuto. Due ghiotte occasioni nel giro di due minuti ma senza gol finale.
L’Alessandria continua comunque a premere e vuole raggiungere in tutti i modi il pareggio. Buono il sostegno di Parodi, Gori e DIGennaro che, spesso, si fanno vedere anche nell’area avversaria. Il Como cambia parecchi giocatori ed inserisce lo spauracchio Gabrielloni, quello che già in diverse occasioni ha fatto gol ai “Grigi”. Intanto i minuti passano e al 14esimo è Fabbrini a tentare la via del gol ma il suo rasoterra va fuori. Stessa sorte per Chiarello e Lunetta.
L’Alessandria sembra soffrire la resistenza del Como e si espone a qualche contropiede, per fortuna senza conseguenze. Quasi al trentesimo del secondo tempo è DiGennaro a sfiorare il gol ma l’ottimo Facchin devia in angolo. Pochi minuti dopo su una azione fotocopia, sempre a seguito di calcio d’angolo, è Tommaso Milanese ad avere la palla del pareggio ma, ancora una volta, Facchin fa il miracolo. Siamo quasi all’ottantesimo e la porta del Como continua a resistere. Pure il nuovo entrato Palombi ci prova con una bella girata di sinistro ma Facchin vola a deviare. Anche Chiarello e Lunetta nei tre minuti successivi avranno palle utili per pareggiare ma non riusciranno a concludere. Ma il gol è nell’aria e giunge a quattro minuti dal novantesimo. A segnare è Federico Casarini  che, di testa, prende in controtempo il portiere del Como e ridona il sorriso ai mille del “Moccagatta”.
L’Alessandria continua a premere e cerca in tutti i modi la vittoria. Riesce anche a segnare in mischia ma un dubbio fuorigioco di Lunetta non permette ai “Grigi” di ottenere l’intera posta. Non succede più nulla fino al termine e, nonostante le continue proiezioni offensive dei padroni di casa, il risultato resta invariato.
Finisce con un punto per ciascuno e, almeno, si muove la classifica. Fatto importante, perché tre sconfitte di fila pesavano come un macigno. Ora si va avanti, come sempre a testa alta, con concretezza e caparbietà, cercando di interpretare al meglio i dettami di mister Longo. Vedremo…

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Pier Luigi Cavalchini