Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Fabio Gastaldi: la maglia grigia nel cuore

Certo, questa affermazione varrà sicuramente per migliaia di alessandrini, ma per Fabio, è una vera e propria passione, tanto da farne diventare uno dei maggiori collezionisti di maglie grigie, calzoncini, gagliardetti, memorabilia e quant’altro, tutto ovviamente tinto di grigio e targato Alessandria calcio. Noi della redazione di Hurrà Grigi, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui.

Fabio, come è cominciata la tua passione per le maglie grigie?

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

E’ cominciata nell’estate del 1990 quando sono entrato a far parte del vivaio grigio, infatti possiedo ancora oggi, una maglia degli allievi con cui vincemmo il campionato nazionale e che custodisco molto gelosamente.

Ovviamente non ti sei limitato alla “tua” maglia, ma nel corso degli anni, la collezione è cresciuta. Quante maglie dell’Alessandria Calcio possiedi?

Le maglie, ad oggi, sono 138, però se contiamo anche gli oggetti, dove per oggetti intendo palloni, gagliardetti, contratti, libri, scarpe e memorabilia, sono 278.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

La collezione incomincia ad assumere un aspetto importante. Tra tutti, il cimelio con maggior valore, non economico, ma affettivo?

Se andiamo sull’affettivo, sono molti gli oggetti, però se devo scegliere fra tutti, direi le scarpe ed il pallone degli anni ’30 appartenute a mio nonno, Settimo Gastaldi, che ha vestito la maglia grigia dal 1929 fino al 1936. Aggiungerei anche una medaglia, probabilmente di partecipazione al campionato di prima divisione (così si chiamava negli anni ’30 la nostra serie A), appartenuta sempre a mio nonno. Non saprei dire di quale anno, perché non sono riuscito a dare una datazione certa, anche attraverso l’aiuto di altri collezionisti ed esperti di numismatica. In quegli anni, l’Alessandria teneva testa a squadre come Juventus e Internazionale, che venivano al Moccagatta a “faticare”.

Questa tua passione, hai deciso di condividerla anche con altre persone e ti ha spinto fino alla creazione di un sito internet.

Sì, esatto. Il sito si chiama https://magliagrigia.webnode.it/. Ho deciso di aprirlo perché negli ultimi anni, il mondo del web ha preso piede ed è bello anche condividere con altri la propria passione, visitare e vedere anche altre collezioni e nello stesso tempo anche far visionare la tua, avendo la possibilità di metterti in contatto con collezionisti di tutto il mondo.

Fabio, il cimelio con alle spalle l’aneddoto più divertente, che vale la pena di raccontare.

Ci sono stati tanti giocatori o ex giocatori grigi, che mi hanno aiutato a portare avanti la mia collezione. Tra questi Pablo Gonzalez, Alex Sirri e Roberto Sabato, con il quale ho stretto anche una bella amicizia. Un aneddoto simpatico e recente, però riguarda Ciccio Marescalco. Lo contattai dicendogli che non potevo non avere nella mia collezione una sua maglia o un oggetto appartenente ad un giocatore simbolo per la squadra e per la città di Alessandria. Lui, gentilmente dopo breve tempo, mi inviò il pallone utilizzato nella gara Alessandria-Juventus del 10/08/1988 che conservò per anni, sino a poche settimane fa. Un grazie è doveroso.

Ricordiamo che le tue maglie sono tutte rigorosamente indossate dai giocatori in partita. L’ultima maglia che hai preso?

L’ultima maglia che ho preso, è la maglia celebrativa dei 109 anni dell’Alessandria di Simone Sini che ha indossato contro la Carrarese lo scorso 1 marzo al Moccagatta, ma la collezione non si ferma. Per lo meno fino a che ho posto nell’armadio.

Una mia curiosità. Le maglie valgono di più se sono autografate o non autografate?

Dipende dal collezionista. E’ soggettiva la cosa. Tanti la vogliono non lavata, altri la lavano. Alcuni non la fanno autografare per paura di rovinare il pezzo. Io preferisco sempre farle autografare, ma senza dedica in quanto se mi trovassi davanti a uno scambio sarebbe da evitare, avere in collezione una maglia dedicata ad un’altra persona.

Ultima domanda Fabio. Il sogno nel cassetto?

Il sogno nel cassetto è una maglia quasi impossibile. E’ la camicia targata “maglificio Roman” del periodo e degli anni di Gianni Rivera. Mi piacerebbe avere quel modello di camicia, anche non appartenuta a Rivera. Allora si indossava la camicia grigia e oggi vorrei e mi piacerebbe facesse parte della mia collezione.

Grazie Fabio. In bocca al lupo per la tua collezione e ovviamente: Forza Grigi!

Maurizio Mazzino

(foto Fabio Gastaldi)