Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Le figurine parlanti: Ciro Immobile di Antonino Freni

Ciro Immobile: “Il Movie-Teller” il tellurico movimentista del gol esploso con la sua massima espressione sonantemente ‘gol-iardica’ alla guida della classifica Cannonieri spodestando I vari Belotti Quagliarella e niente meno che Ronaldo: tutto un bel Programma, con la vistosa differenza, il Primo: di Scuola completamente italiana, il secondo anch’Egli di una scuola altamente specializzata ma non italica. In più di qualcosa eccelliamo anche nel divertente frizzante e ‘frivolo’ mondo del calcio, così – minimizzando – per non essere accusati di ‘megalomania’.

Di Antonino Freni

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Oggi anche l’ultimo dei ‘baraccati’ cerca l’“Immobile” – in salsa – Ciro, pur avendolo già osservato e rimirato in precedenti imprese affaccendato. La Consacrazione del momento è d’obbligo, un Dovere morale. Un ‘Estimo’ da accatastare nelle bacheche sportive di mezzo mondo. Prossimamente su questi ‘schermi’ “Toda Joya Toda Belessa” con il piccolo Eroe Dybala.

I Proprietari del prezioso Bene ‘Demaniale’ ringraziano: ormai ‘altolocati’ non più negli insignificanti ‘Bassi Fondali’ dei Latifondi. Conoscendolo ‘in allora’’: nessuno avrebbe scritto quell’ “Ei fu siccome Immobile”. Questione di tempistica: ci sono sempre innumerevoli Varianti.

 Il non più ‘Motore Immobile’ che comunque nella sua silenziosità più assordante cresceva a dismisura in squadre e club italiche e non…  (:) e quasi con la ‘svista’ dalla visiva totalità anche dai più preparati ‘Osservatori’ che storcevano il naso; preferendo non parlare di una più che ‘presunta meteora’: invece il ‘Meotorite’ crebbe, ingrandì la propria potenza e crescendo di bellezza in bellezza poi divenne un folgorante satellite formandosi a suon di sacrifici. – ‘Movimenti’ di rotazione e altrettali ‘movimenti’ di ‘rivoluzione’ -riuscirono a capovolgere le ‘Visioni’ e i punti di vista non ‘focalizzati’.

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Con le irrisorie e risibili privazioni dei mancati ‘zoom’ o di quel ‘focus’ che pervade i grandi Protagonisti come un Ariete invincibile ‘A Rete’ si fionda con grande capacità intrusiva, intrigante, interessante.

Anche Belotti non era tra i ‘Gradienti’ eppure nella fase della sua costruzione di goleador era già intimamente compreso e compresso tra i Calciatori che contano: oggi al Torino per essere meglio considerato e continuo manca l’Immobile di cui ci stiamo occupando.

  “Fa più rumore un ipotetico ‘ ciarliero’ vanaglorioso Campione, che il vero fenomeno che non si erge a primadonna in ogni circostanza”.

 Il tempo – ancora ieri – apparteneva al miracoloso e magico ed eterno ‘Quagliarella’: oggi quel Ciro, quel “Ciro chi?” Quel ragazzo semplice e genuino che non è mai stato fermo a guardare la Luna o a ‘pettinar le bambole’ come direbbe il buon Bersani: con le sue ridondanti e risonanti ‘meto-nimie’ o ‘MeTo-Nomie’  rende nel “momento l’idea del momento”… In continua evoluzione in strenua ‘Mobilità’ comprensibilissima sui temi di attualità. Fluidezza pur non essendo un ‘fluidificante’

 “Quando si opera o/e si eccede con il pressappochismo l’ordine mentale non esiste: quel che ne consegue è e rimane fumo negli occhi, la c.d. ‘Fuffa’”.  (aeffe)

“In tutto il cielo ‘nel firmamento calcistico’ c’è uno Stellone/Roman(t)ico Laziale e folle/con frac di polvere/d’oro…”: (a metà con Federico G. Lorca)

 Un’Aquila in Linea sorvola nel vincente Olimpico dei nuovi Dèi … ‘Re’-suscitando vecchie emozioni sottacete ma mai sopite oggi sospinte dall’euforica contagiosa ‘Allegria’ di uno dei valorosi fratellini ‘Inzaghi’ e la Juventude Giovinezza dei BiancoCelesti” si staglia e s’intaglia nel Cielo Limpido de “La Grande Bellezza” di Roma.

A 120 anni esatti dalla sua ‘Fondazione’ non poteva non essere in Movimento, in un vertiginoso Cammino l’araldico Vessillo della forte squadra romana (non romanista), la Tifoseria cittadina tiene distinte le due “Fedi” o si sta ‘de qua’ o si sta ‘de là’ con pieno convincimento. L’Orgoglio di Appartenenza e di esserci è particolarmente coinvolgente.

“Lassù” dall’alto del Cielo bianco e celestiaco una intera Compagine di Campioni li sospinge con levità e gagliardia verso già ‘usitati’ traguardi. Il momento è vivo, vitale, vegeto, incombente… Osare: ora, adesso cogliere l’occasione; altrimenti:  ”L’Attimo fuggente” diverrà fuggitivo.

 E, proprio in questi giorni la grande Ricorrenza in rimembranza: “Do you remember?” … (:) “The Globalist” con il suo Cantore prediletto Francesco Troncarelli detto il “Tronky” per diletto e professionale ‘congenie’ fa Tifo con sacrale convinzione da ‘Sette Generazioni’ (se si potesse asserire). In quei Luoghi qualora non bastasse canta e tesse le Lodi e le Gesta dei “Lazoidi Dèi” in questo ricorrente centenario ‘2020’ della Fondazione Laziale.

Parafrasando un’asserzione di S. Teresa di Lisieux:  < L’importante non sono le grandi imprese ma un grande amore. La santità è fatta di quotidianità >; Per Ciro Immobile i grandi traguardi con un grande impegno quotidiano sono così a portata di ‘Piede’ pardon a portata di mano. Lo “Scettro” è d’obbligo. “Noblesse Oblige”

Non siamo a parlare di Santi, Poeti e Navigatori ma di quella speciale “Signora” Costanza: Dedizione, assidua Applicazione con metodo che darà sempre e comunque a Coloro che la applicano copiosi frutti. Allora avanti con le innumerevoli meravigliose spettacolari Imprese delle nostre “Truppe” sportive in bianco celeste in ‘Copiae Copiarum’. Quindi nessun ‘Plagio’ ma intima convincente condizione di Forma e di ‘Spiritualità’ sportiva.

La  potenza dello ‘scapigliato’  < Ciruzzu > chissà perché i vezzeggiativi sono spontanei quando si parla di Campioni che provengono dal Sud: lo fu con Pietro Anastasi era detto  ‘Pietruzzu’ nel verbo di tutti ed oggi in concomitanza Ciro diviene < Ciruzzu > simpa-te-ticamente per tutti anch’Egli senza storpiature di sorta.

La sua Consacrazione è/era tutta racchiusa in una regolarità di marcia davvero “s-concertante” in un vero e proprio Concerto Orchestrale: gol dappertutto con assidua cadenza; doppiette, triplette, “rigori rigorosamente” realizzati comprensivi del e col divertendosi in ogni dove come un eterno provetto calciatore da Oratorio anche a dispetto degli anni che scorrono vertiginosamente .

 Mai schizoide ma sempre schizzato vorticosamente verso il più alto vertice con il meritato Voto “dell’optimum”. Anche il Calcio così non è un “Altro Oppio dei Popoli”  per il raggiungimento ideale tipica della più che autentica Progenie, ma genuino Gioco campanilistico.

In un protagonismo degno del più aureo e prezioso Alloro: un ‘Puerile’ scugnizzo nel senso di intrinseca e continua Gioia dell’eterno debuttante.   Che di fatto non ha mai abbandonato il Piacere per la partecipazione ad ogni partita come eterno disincantato esordiente nel Calcio Minorile. Non ha mai perso l’entusiasmo e nemmeno lo splendido smalto. Il Biondino della porta accanto. Non possiede la stazza fisica del ‘Giorgione’ Chinaglia ma sembra essere stato battezzato nelle acque sacre del “Fiume” di quel miracoloso ‘Giordano’.

Anche nella partita appena terminata. La sua Orma traccia un momento felice, non più propedeutico, ormai propiziatorio per rinnovati Fasti. Oggi viene osannato e consacrato dalla gran parte della Stampa che conta. Da parte nostra eravamo già consapevoli del suo grande valore ed in programmazione come anticipato a numerosi Fonti confidenziali in precedenza era lì: “lì per lì” sarebbe giunto il momento di approntare e dis-tendere l’immaginata degna Figurina Parlante. Il dado è stato gettato e il dato di fatto, Il momento ‘top-ico’ riteniamo sia più che giunto.

Le ultime partite lo consacrano innato Goleador. La Lazio sembra girargli attorno con munificenza e la magnificenza del ragazzo assurge nell’Albo degli Immortali con pieno merito. Gol a ripetizione e contano anche i numerosi rigori calciati con assoluta perfezione azzeccatissimi nei salienti momenti.

 La Lazio ‘gli-e-fa’ da Chioccia, lo coccola e lo vezzeggia con il bravissimo ‘Inzagh-ino’ fratello meno illustre del ‘Pippo’ ma nel momento più redditizio, più prezioso e pregevole. “Eleganza, Stile e Signorilità” che presi nel loro insieme ne fanno un più che autentico modello ‘Mi(ni)ster-iale’ che mai si sia potuto vedere ai bordi della Panchina con il guidare e dirigere una squadra ‘ubriacante’ di genuina passione verso Mete inebrianti.

 Questa Lazio sembra stia prendendo la identica stessa Piega dell’altro grande serio e serafico Maestrelli del magico Scudetto con molta probabilità oggi possibile e in ripetizione.

L’incontro con la Samp, il classico “Passo a Due” tra Immobile e Quagliarella sancisce che la strada si è aperta solo per Ciro con la netta vittoria e la speciale ‘tripletta’ pur se suffragata da ennesimo rigore con le  “Penta-goliche” le c.d. “Manite”: ‘Bucoliche’ simil somiglianti a quelle disseminate dalla Dea bergamasca e i Principeschi Personaggi e Interpreti “Lazio/Partenopei” non sono da meno. Le Squadre che seminano cotanti gol anche con compagini effettivamente di valore saranno sicuramente destinate ad una Buona Sorte. Un Buon Inizio d’anno che si appalesa.

Di fatto avviene il passaggio delle consegne del Testimone tra Quagliarella e Immobile: il primo capocannoniere nello scorso campionato, adesso – il secondo –  avviato verso la definitiva consacrazione il celebratissimo “Ciro il Grande”. Le “Doppie-ette”, le “Tripl-ette” lo rinfrancano e lo consacrano tra i più probabili vincitori se non del Pallone d’Oro almeno della Scarpa d’Oro.  Le Doppie e Triple in “A” parlano inequivocabilmente di sicurezza ed affidabilità,  godiamoci al momento questo Trionfo. Il bello deve ancora venire e la strada nonostante la Beltà del momento rimane ancora in salita. < Nulla viene –  gratuitamente – percepito >.

 

Immagine tratta da: internapoli.it