Us Alessandria: la gara per marchio, nome e trofei domani alle 9

ALESSANDRIA – Ci siamo, il primo giorno cruciale per il futuro dei Grigi si avvicina.
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Poche ore, la notte dell’attesa per la tifoseria, che fin da quando è stata resa nota, dal curatore fallimentare, avvocato Marco Ferrari, la gara per cessione del ramo d’azienda che comprende marchio, nome, trofei, arredi e altre pertinenze, è stata chiara: nessuno da fuori metta le mani sul patrimonio della città.
Emanuele Bellingeri, presidente di Museo Grigio, che sta svolgendo un ruolo strategico, è stato ancora più diretto. “La FC Alessandria sono i Grigi, piaccia o non piaccia“. Messaggio esplicito, come quello di fare gruppo, tutti insieme, per evitare che 113 anni di storia finiscano in altre mani.
Le offerte sono due, ecco perché domani, venerdì, alle 9, ci sarà la sfida al rialzo: la prima, di Rocco Dinisi, in nome proprio e per conto della FC, è nota, 50mila euro, peraltro giudicata congrua sulla base delle perizie del commercialista Roberto Malvezzi e del geometra Maurizio Rossini.
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Venerdì scorso, quasi allo scadere del termine delle ore 12, è stata consegnata un’altra busta, nello studio in via Legnano 27: il curatore ha comunicato, come da procedura, solo al giudice Michele Delli Paoli l’ammontare e chi l’ha formulata, senza notizie all’esterno.
Ma ci sono molti segnali che portano a Marco Palmiere, patron della Luese Cristo, e la somma offerta sarebbe di 105mila euro. Quindi la FC deve alzare almeno a 110mila, ma da ambienti vicini al dirigente torinese arriva la certezza che non si toglierà così facilmente dalla gara.

E, quindi, la cifra si alzerà, perché anche da parte FC la volontà è di riprendersi ciò che è di Alessandria. Giocherà un ruolo fondamentale la compattezza dei soggetti: la società, Museo Grigio, anche Acf Alessandria Calcio Femminile, e Cesare Rossini, ancora una volta in campo per il futuro dei Grigi.
Rossini, autorizzato con un atto ufficiale, parteciperà all’asta, insieme a Paolo Tonon, che di FC è il vicepresidente. Ma fondamentale sarà anche la spinta della tifoseria, per ribadire di chi sono i Grigi, dove devono restare e il fatto che nessuno deve speculare su di essi. Con parole eloquenti.
Lunedì lo stadio
L’esito della gara di domani avrà anche ripercussioni su quello dell’avviso pubblico per la concessione del Moccagatta, con termine per la presentazione delle domande che scadrà alle 12 di lunedì 9.
Perché è difficile pensare che chi non avrà il ramo d’azienda gareggi, e metta soldi, per lo stadio.
Va detto che il canone è davvero alto, 123.033 euro, più Iva e imposta di registro, che per cinque anni significa oltre 750mila euro. Molto lontana da somme ben più abbordabili per altri impianti e per categorie professionistiche. Mentre in questo momento per il Moccagatta corrono club dilettantistici.
Però ipotizzare che il primo avviso vada deserto, come è stato per il PalaCima, è complicato pensarlo, perché la Luese Cristo ha effettuato il sopralluogo e, al contrario dell’Acf, che non farà domanda, ha la volontà di provarci.
Nonostante i segnali dalla tifoseria, anche per questo, siano stati espliciti.
La squadra aspetta
Queste due partite fondamentali tengono bloccata la questione squadra e staff. Alcuni giocatori, però, si stanno accasando: è il caso di Lorenzo Cirio, che ha raggiunto l’accordo con l’Annonese di Marco Usai, ambiziosa compagine di Prima. Vinces e Maggi contattati dal Sale di Greco, Magné verso la Gaviese.
Anche Alberto Merlo aspetta: ha sempre detto che Alessandria è la sua priorità e, quindi, già dall’esito dell’asta di domani avrà indicazioni sul suo futuro.