Siamo sicuri che la colpa sia solo dei giocatori?

La conferenza stampa del Presidente Di Masi di martedì scorso ha lasciato più di qualche perplessità.
Unici imputati di questo disastroso avvio di stagione, secondo il numero uno della società, sarebbero i giocatori che scendono in campo e non mettono quel “qualcosa in più” che può fare la differenza.
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Tanta professionalità negli allenamenti, ma scarsa applicazione nelle partite vere, quelle di campionato.
Stellini, invece, non corre assolutamente il rischio di essere mandato via: “Lui, ha detto il Presidente, ha qualcosa in più… ha una luce diversa”. Abbiamo trovato l’Illuminato!
Per il Direttore Sportivo Sensibile neppure una parola, ma è chiaro che anche lui non è imputabile di alcuna colpa: nessun accenno alla fase di costruzione della squadra.
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E gli obiettivi della stagione? Queswti non sono cambiati: “fare più punti possibile, crescere molto”.
Frase questa assolutamente ovvia e scontata: conoscete qualche formazione che giochi per fare meno punti possibile e per peggiorare domenica dopo domenica?
Francamente, mi sembra un discorso semplicistico, riduttivo e che non offre delle vere risposte alla crisi tecnico-tattica in cui versa la squadra.
In primo luogo, tutti si sono accorti che la campagna acquisti è stata in larga parte assolutamente insufficiente, per non dire decisamente carente.
Sono stati ceduti uomini di grande rilievo, senza che si acquistassero i sostituti adeguati. Primo fra tutti Bocalon: se la squadra, fino ad ora, ha realizzato solo 4 gol (peggio ha fatto solo il Gavorrano con 3) non si può dare la colpa solo a giocatori la cui qualità nel reparto offensivo non è certo paragonabile a quella della passata stagione.
Se poi Gonzalez, il grande imputato, deve venire a cercarsi i palloni a metà campo, magari lo fa anche perché dalle parti dell’area di rigore avversaria di occasioni da rete se ne creano davvero poche.
Abbiamo poi constatato chiaramente che anche il reparto arretrato sconta grandi carenze di “progettazione” con un’inspiegabile abbondanza di centrali a scapito delle fasce colpevolmente sguarnite.
Con quale logica è stata assemblata questa squadra nella campagna acquisti?
Siamo certi che il Direttore Sportivo sia esente da responsabilità?
E Mister Stellini?
Ha collaborato in qualche modo nella scelta degli uomini da acquistare? Ha saputo assemblare, dare un gioco alle pedine a sua disposizione? E’ capace di motivare i suoi calciatori?
E’ troppo facile urlare a fine partita, fare i processi dopo il novantesimo, fare dei grandi allenamenti.
Quante volte le formazioni schierate in avvio sono apparse cervellotiche, con giocatori fuori ruolo, cambi di modulo in corso d’opera, scarsa capacità di leggere la partita?
Puoi essere un genio delle tattiche, puoi fare gli allenamenti più entusiasmanti del mondo, ma se non sai motivare, se non sai adattare le tue idee ai giocatori che hai a disposizione, se non sai trarre il meglio dal materiale umano che hai a disposizione, non puoi pretendere che arrivino i risultati.
Dare la colpa solo ed esclusivamente ai calciatori mi pare che sia un atteggiamento piuttosto pericoloso, che rischia di destabilizzare l’ambiente.
I panni sporchi è meglio lavarli in famiglia: se c’è qualcuno che non si impegna, che non vuole dare il 100 per 100, che non sente l’onore e l’onere di indossare la maglia grigia lo si punisca nel modo più opportuno, ma si evitino i processi di piazza.
Non è un discorso serio, a mio modo di vedere, dire “questi guadagnano un sacco di soldi, devono ottenere grandi risultati”. Se una squadra è costruita male, se alcuni giocatori hanno degli evidenti limiti tecnici o non hanno le caratteristiche caratteriali idonee per la serie C, puoi coprirli d’oro ma non otterrai mai quello che non possono dare.
La classe ed il carattere non si comprano, ma certamente la grinta e la rabbia si possono infondere ad una squadra: allenatori come Conte e Gattuso riescono a spremere il massimo da formazioni anche non eccelse dal punto di vista tecnico.
Stellini non mi sembra questo tipo di tecnico
Secondo me questa è una squadra che certamente può dare di più, ma ci sono limiti che non possono essere superati se non con diversi innesti di qualità.
Di Masi ha promesso che le valutazioni del caso saranno fatte a gennaio.
Speriamo che non sia troppo tardi e, soprattutto, che si valuti correttamente l’operato di tutto l’ambiente.
In una squadra, successi ed insuccessi sono il risultato di un lavoro collettivo che parte dalla progettazione estiva per approdare all’applicazione sul campo.
Le colpe (come i meriti) non sono mai solo dei giocatori.