“Un Orso per amico”: Antonio Barani, una persona perbene

ALESSANDRIA – Ne avevamo bisogno. L’Alessandria Calcio ne aveva bisogno. Ne aveva bisogno la città di Alessandria e tutto il suo territorio, ben oltre i confini provinciali.
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Antonio Barani, è lui la principale “concreta” novità di questa nuova fase dello sport alessandrino, non si presenta come “messia” o “deus ex machina” ma con le più concrete sembianze dell’imprenditore con le idee chiare. Di colui che sa come e dove muoversi.
Esattamente quello che avevano invocato, in tempi non sospetti, buoni conoscitori del calcio “de noantri” come il trainer vincente Alberto Merlo e l’ottimo “preparatore dei portieri” Andrea Servili: “Si è credibili e vincenti se tutti sanno cosa devono fare, se hanno la preparazione per farlo e remano tutti nella stessa direzione”. Così dissero, entrambi, in recenti interviste. Parrebbe una ovvietà ma ad Alessandria nulla è mai ovvio e conseguente e le trappole, anche per i meglio intenzionati, sono ovunque.
Con Luigi Gastini ed Emanuele Bellingeri, così come con lo staff del “Museo Grigio” vera pietra angolare della passione sportiva locale, si era già avviata una collaborazione fruttuosa che ha portato ad una stabilizzazione dell’aspetto sociale/amministrativo, primo interesse del neo presidente, anche per sue competenze nel settore industriale.
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Le scelte tecnico/sportive conseguenti con una oculata campagna acquisti, tesa a valorizzare giocatori di categoria (della presente e di quella superiore, quindi già abituati a campi della D) combinata con una serie di conferme tra quelli che si sono distinti maggiormente nello scorso vincente campionato, hanno caratterizzato l’ “altra faccia della medaglia”.
Ora si lavora pancia a terra con Alberto Merlo, con il vice Maurizio Ammirata e tutti i giocatori che, anche dalle prime corse viste al CentoGrigio al “vernissage” ufficiale, non aspettano altro che di essere messi alla prova.
Antonio Barani ci crede. Crede in questa città, nelle opportunità che offre e nella sua “bellezza particolare”. Crede in un territorio provinciale e oltre (guardando verso l’Oltrepo, la Liguria centrale, le Langhe, l’Astigiano, il Basso vercellese), che potrebbe trovare nei “Grigi” un brand di rilievo su cui puntare. Un discorso su cui ritorneremo e che potrebbe essere una delle chiavi dei prossimi successi.
Al neoPresidente (e a tutti, staff, giocatori, collaboratori ecc.) i nostri migliori auguri.
Pier Luigi Cavalchini
