
Quattro anni dopo, è sempre 17 giugno. Per il futuro

ALESSANDRIA – 17 giugno, una data per la storia dell’Alessandria Calcio.
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Quattro anni dopo il ritorno in B, una attesa lunga quasi mezzo secolo, il tentativo fallito nel 2017, con le tante ombre dopo 11 punti che sembravano una strada in discesa e le lacrime di due bambini abbracciati nella curva, a Firenze, a testimoniare che ancora la serie cadetta restava di altri.
Quella sera del 17 giugno 2021, il Padova che sembrava favorito, e invece, il rigore di Rubin che entra, mentre quello di Gasparro scivola vicino al palo, ma fuori. La faccia di Mandorlini, che raggiunge gli spogliatoi insieme a Vannucchi, il panato della telecronista, mentre il campo si riempie di tifosi, ci sono generazioni insieme, dal nonno al nipote, ben più dei mille autorizzati in quei giorni in cui, finalmente, le persone erano tornate al loro posto, a godere di una partita di calcio.
La notte della B, la commozione nel ricordo di chi guarda dall’alto, in quel cielo dove tante persone care sicuramente stanno festeggiando. Sarebbe bastato poco, davvero, perché questa data fosse l’inizio di una storia nei quartieri alti del calcio.
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Invece, paradossalmente, è stata l’inizio di quel cammino all’indietro che ha portato a un altro 17 giugno, oggi, 2025, quando si potrà annunciare non solo il ritorno a casa dell’Us Alessandria Calcio, nome, marchio, trofei, ma si metterà tutto in sicurezza, perché non si debbano più vivere la fatiche, le umiliazioni, i dolori delle ultime stagioni.
Quattro anni fa c’era la gente e qualcuno, molti, avevano fatto come Moreno Longo, si erano girati per non guardare l’ultimo penalty. Oggi c’è di nuovo la gente, quella che undici mesi fa ha dato fiducia al progetto di Rocco Dinisi, Luca Davini, Francesco Gambino e Lorenzo Mandrino, perché tutto ricominciasse, non importa la categoria. Per i Grigi
I Grigi che sono e saranno sempre della gente: il 17 giugno 2021, e chi scrive appartiene a coloro che pensano che, comunque, è valsa la pena di viverla quella notte, e lo sono anche il 17 giugno 2025, felici e orgogliosi di esserci. Perché questa è una fede.