Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Tra Alessandria e Pisa un giusto pareggio: 1 a 1

Partita di cartello al “Moccagatta” che ha permesso all’Alessandria di fare un passo avanti in classifica e che, forse, al Pisa risulta imprevista per l’esito, specie andando a vedere i punti in graduatoria. Bel confronto, giocato con astuzia e determinazione dalle due squadre, ben guidate da Longo e D’Angelo. Soprattutto l’area di centrocampo ha registrato continui confronti con contrasti nei limiti di gioco, sempre spettacolari ed avvincenti. Il risultato è maturato grazie a un rigore per parte, il primo tirato magistralmente dal “grigio” Manconi, l’altro – dall’esito fortunoso – sparacchiato dal pisano Torregrossa. Ma andiamo per ordine.

All’inizio bene i Grigi specie nei reparti di retroguardia e centrocampo. L’Intervento del giovane Mantovani in difesa sul pisano Cohen già al quinto minuto fa capire ai nerazzurri  (per l’occasione in verde scuro) che al “Moccagatta” non sarebbe stata una passeggiata. Partita molto veloce, ben giocata, con rapidi cambiamenti di fronte. Al 15esimo è Pisseri a superarsi su una staffilata da destra dell’ottimo  Beruatto.Ma i minuti passano e la partita si gioca soprattutto a centrocampo con capitan Casarini a far da mattatore con l’aiuto dei soliti Parodi, DiGennaro e Lunetta. In avanti è Marconi a tenere in apprensione la retroguardia pisana. Su una ripartenza alessandrina Chiarello si trova solo di fronte al portiere del Pisa Nicolas che prima devia il pallone, poi abbatte con una spallata il povero Chiarello.
Il pubblico di fede grigia invoca il calcio di rigore ma l’arbitro è di diverso avviso. Siamo al 28esimo minuto e continuano a non mancare le emozioni. Giusto una decina di minuti dopo la prima svolta della partita con Caracciolo che intercetta con la mano in piena area un pallone destinato in porta e, dopo l’intervento del VAR, determina l’assegnazione del più sacrosanto dei calci di rigore. Tira freddamente l’ex Marconi e segna. Giusto il vantaggio dei Grigi, fino a quel momento più determinati e con le idee chiare. Peccato che a due minuti dal riposo sia Torregrossa a riportare in parità la partita al termine di una azione convulsa in area grigia. Sarò lo stesso Torregrossa,  con una imperfetta esecuzione, deviata ma non abbastanza da Pisseri, a segnare. Uno a uno. Ci sarà da discutere su questo penalty perché la trattenuta di DiGennaro in area, nel corso di una delle tante incursioni a verde/neroazzurre, sembrava una delle tante spinte e controspinte che caratterizzano il gioco moderno, anche in area di rigore.
L’arbitro, però, era a due metri ed è stato irremovibile. Così si va al riposo con il risultato di parità, quello che resterà fino alla fine. La ripresa inizia con alcuni cambi da una parte e dall’altra, però con un ritmo nettamente più blando, chiaro segno degli sforzi fatti nel corso della prima frazione.  La squadra ospite sembra, in questa parte di partita, più reattiva e con le proposte migliori.
Fa girare la palla con facilità e gioca molto sugli esterni. Saranno diverse le occasioni per i tascani di portare a casa l’intera posta ma prima Torregrossa, poi Masucci e Puscas trovano un Pisseri in giornata di grazia e, soprattutto, una retroguardia attenta e precisa in ogni intervento. Anche l’Alessandria avrà due occasioni per chiudere con una vittoria una partita non facile con una delle pretendenti alla serie A.
Prima al sedicesimo minuto della ripresa con Marconi che tenta di sorprendere il portiere del Pisa con un pallonetto (troppo alto) e poi l’incontenibile Chiarello che, su lancio di Mattiello e liscio della difesa neroazzurra si lascia sfuggire per un soffio  il colpo vincente. Proprio Chiarello verrà ammonito di lì a poco, tra l’altro per un fallo del tutto fortuito che non avrebbe meritato il “giallo”, e dovrà saltare la difficile trasferta di Brescia.
Il Pisa, comunque, ci crede, e prova fino alla fine a mettere in difficoltà i Grigi. In 25 minuti i Pisani collezionano diversi calci di punizione da posizione favorevole e ben quattro calci d’angolo, ma non riescono a strappare i tre punti. I circa quattrocento tifosi toscani al seguito se ne andranno a fine partita con l’amaro in bocca chiedendosi, probabilmente, come faccia a stare così in basso una squadra come l’Alessandria vista oggi. Effettivamente la prestazione dei ragazzi di mister Longo è stata di qualità e, soprattutto, ha trovato nelle mosse di centrocampo i punti cardine del gioco. Il Pisa, praticamente, non riusciva a trovare sbocchi alla sua azione, anzi… spesso doveva far retrocedere in velocità i suoi uomini, perché le folate offensive di Marconi e co. erano tutt’altro che indolori.
Buoni gli inserimenti di Mustacchio e Mattiello, subentrati a compagni affaticati o doloranti, mentre Fabbrini è da rivedere. Entrato un po’ “freddo” ha provato ad inserirsi nelle veloci azioni dell’Alessandria, non riuscendo però a far valere il suo tasso tecnico. Col tempo, di sicuro,  acquisterà sicurezza e fiducia nei propri mezzi. Aspettiamo ad emettere giudizi. Buone le prove di Lunetta prima e Milanese dopo, che hanno dato una mano a contenere i giocatori di Mister D’Angelo, come buona – nell’insieme – la prova un po’ di tutta la squadra. Risultato giusto, alla fine. Un pareggio d’oro per i Grigi che, piano piano, continuano il loro percorso.

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Pier Luigi Cavalchini  

 

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