Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

L’Alessandria batte 2 a 0 la Juventus U23 e continua la rincorsa

Moreno Longo è stato lapidario e a tale prescrizione ci atteniamo: “Non guardiamo agli altri, non guardiamo al Como ma cerchiamo di fare punti e di giocare come sappiamo”. Verrebbe da dire: “Missione compiuta”. L’Alessandria, pur se con qualche piccola smagliatura, regola con autorità una Juventus U23 assolutamente  competitiva e ben organizzata.
Si sono visti pressione continua e buoni schemi fino a quando i Grigi sono passati in vantaggio,  poi buona copertura, contrasti convincenti e ripartenze veloci. I due minuti che hanno fatto la differenza iniziano al 33esimo con una palla fatta arrivare in velocità a Casarini, buon controllo e tiro angolatissimo che Nocchi, portiere bianconero, fatica a controllare. Il calcio d’angolo successivo viene ben giocato sulla testa di Celia che fa il più classico degli assist a centro area per l’accorrente Eusepi.
“Re Umberto” non deve far altro che insaccare da due passi. Il degno coronamento di una mezz’ora giocata perennemente in area juventina e che ha evidenziato più volte la pericolosità del trio d’attacco Arrighini-Mustacchio-Eusepi. La partita era iniziata con un elevato tono agonistico con le due squadre schierate a centrocampo con raddoppi continui, contrasti e pressing asfissiante. Difficile giocare in quelle condizioni. Sugli scudi DiGennaro, Mustacchio, Parodi, Prestia, Macchioni e Casarini per i Grigi, Delli Carri, Barbieri, Leone e Alcibiade per i torinesi.
Buoni alcuni rilanci veloci a superare l’affollatissimo centrocampo all’ottavo e al dodicesimo minuto che, però, non permettono all’Alessandria di liberare qualcuno in avanti. La prima occasione limpida è per Mustacchio al 21esimo che tira alto, anche perché pressato da vicino dalla rientrante retroguardia bianconera. Su una delle tante incursioni è Celia a beccarsi un cartellino giallo probabilmente forzato, visto che il fallo in area non era suo e, tanto meno, vi era stata “simulazione”.
Ma l’arbitro Perenzori ha deciso così, come – a parer nostro – lo stesso arbitro non ha visto a cinque minuti dall’intervallo una trattenuta evidente  su Arrighini in piena area. Ma l’Alessandria – in questa partita – ha dimostrato di avere fiato da vendere, autocontrollo e iniziativa anche con dubbie scelte arbitrali. Da notare che poco prima della rete segnata da Arrighini c’è stata una delle due “sbavature” del match. Su incursione di Dabo, Leone si trova la palla giusta per segnare dal limite ma il tiro non è angolato e Pisseri respinge. Se fosse andata dentro sicuramente la partita avrebbe preso un’altra piega e, soprattutto, avrebbe reso molto più difficile l’acquisizione dei tre punti da parte dei Grigi che, in vista del rush finale, sono “oro puro”. Per il primo tempo nient’altro da segnalare, se non una prova maiuscola del duo Casarini – Bruccini, coadiuvati al meglio dagli esterni Parodi e Celia.
Al sesto minuto del secondo tempo ancora un’ottima occasione per i padroni di casa che, grazie ad una incursione di Arrighini, si trovano nelle condizioni di poter raddoppiare. Purtroppo l’arrivo di Mustacchio, a chiudere il cross basso, viene ostacolato da Alcibiade e l’occasione sfuma. Al 18esimo il secondo svarione dei Grigi in difesa che permettono, di nuovo a Leone, di battere a rete con troppa  facilità. Per fortuna il tiro finisce fuori, ma si è rischiato il pareggio, a fronte di una partita condotta quasi sempre con autorevolezza.
Comunque, tranne questi piccoli nei, l’insieme del confronto non cambia e, uscendo da mischie ripetute a centrocampo spesso sonoMustacchio e Casarini a mettersi in evidenza con sgroppate sulla destra dell’attacco e con tiri improvvisi. Bisognerà, però,  attendere il 26esimo del secondo tempo per il raddoppio, più che meritato.
Ancora Mustacchio da destra si muove da par suo e passa al centro ad uno smarcato Eusepi che, con un tiro ben indirizzato, batte sulla destra l’incolpevole Nocchi. I cambi modificano di poco l’assetto delle due squadre che arrivano così al novantesimo senza altri particolari acuti. Poco convinta e senza idee la reazione della Juventus e sempre grintosa e attenta la retroguardia dell’Alessandria, coadiuvata da un centrocampo assolutamente ben disposto. A tal punto che le ultime grosse occasioni sono proprio dei Grigi.
Al 92esimo è Chiarello ad impegnare Nocchi con una girata al volo e al 94esimo è Corazza, entrato al posto di Eusepi, a colpire in pieno la base del palo. Ma tre gol di differenza non avrebbero rispecchiato l’andamento della partita e soprattutto poco avrebbero aggiunto all’obiettivo primo di Moreno Longo e compagni: incamerare i tre punti, procedere con umiltà e chiarezza di idee.

 

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Pier Luigi Cavalchini