Geraci: “Il livello del calcio femminile è in netta crescita”
La redazione di Hurrà Grigi ha incontrato Carmen Geraci, allenatrice dello Sporting Atene Messina, facente parte dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio Messina e in possesso del patentino Uefa E.
Geraci, come è nata la sua passione per il calcio?
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La passione per il calcio è nata grazie alla tradizione famigliare. Mio nonno è stato un allenatore, abbastanza conosciuto, a Messina, nelle categorie giovanili e nelle prime squadre e poi la passione per il calcio si è tramandato anche a mio padre e, di conseguenza, alla sottoscritta. Il sentimento è nato dalla mia famiglia: sono un continuo di ciò che sono stati mio nonno e mio papà.
Lei fa parte dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio Messina.
Sono diventata un’associata dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio in quanto ho visto che l’Associazione ricopre, da tanti anni, un ruolo fondamentale a tutela degli allenatori, specialmente del settore giovanile o di coloro che allenano a livelli dilettantistici.
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Ho pagato la mia quota associativa, faccio parte di questa associazione e mi aggiorno tramite quello che viene dato in dotazione, ad esempio le riviste. Vengono effettuati raduni con diversi allenatori con cui ci si confronta tutti assieme. E’ un bel gruppo di crescita.
Ha conseguito il patentino Uefa E: in cosa consiste?
Il patentino Uefa E, nello specifico, Grassroots Entry Level, consente di allenare tutte le categorie della scuola calcio: attività di base che fornisce la possibilità di sedersi in panchina e seguire i ragazzini nelle gare ufficiali.
Attualmente è allenatrice dello Sporting Atene Messina.
Stiamo avendo molti iscritti nel territorio messinese. Tante famiglie si sono unite per poter permettere ai figli di giocare a calcio: dai piccoli amici fino al settore giovanile nella categoria Allievi. Sono stata capitano, per cinque anni dello Sporting Atene Messina, dal 2011 al 2016. Successivamente ho giocato a Lipari, dal 2016 al 2017, e a Taormina dal 2017 al 2018.
Come vede in Italia il livello generale del calcio femminile?
Il livello è in netta crescita. Se consideriamo che fino a pochi anni fa non esistevano partite in tv del calcio femminile mentre, in questa stagione, si è arrivati ad avere le partite di Serie A sulla pay tv: questo significa che il livello è in netta crescita. La qualificazione della nazionale Italiana al Mondiale, che si terrà in Francia nel prossimo giugno, le qualificazioni ottenute nelle varie competizioni ufficiali sono sintomo di grande progresso. Poi, da questa stagione, le società professionistiche di calcio hanno l’obbligo di avere una società calcistica femminile affiliata: sta notevolmente aiutando il sistema calcio maschile ad espandere il movimento femminile.
Dove può arrivare al prossimo Mondiale di Calcio Femminile l’Italia?
A mio modo di vedere l’Italia stupirà al Mondiale Femminile in Francia in quanto ha degli elementi di spessore, non gettonati, ma che lavorano senza troppe pubblicità, in silenzio: sia tecnicamente che tatticamente sono seguite bene. C’è un misto tra gioventù ed esperienza che può portare ad un connubio vincente. L’Italia può arrivare tra le prime.
Nell’immediato futuro di Carmen Geraci cosa c’è?
Nel calcio sto studiando perchè ritengo che un allenatore solo con l’esperienza personale non arriva da nessuna parte. Lo studio e il proprio bagaglio calcistico richiedono di essere sempre aggiornati. Sono una di quelle persone che spende i propri soldi per la crescita personale perchè ad un ragazzo non si può dare solo quello che ha appreso da giocatore. Si deve dare tanto a livello personale di studio. Nelle mia priorità c’è aggiornarmi, conseguire più patentini possibili per allenare anche a livelli più alti e, a livello lavorativo, spero di continuare con questa società perchè, se sono qui, è grazie a loro e alla fiducia che mi è stata data.
Sicuramente una donna, in Sicilia, che allena un settore giovanile tutto maschile non è cosa da tutte le altre squadre. Siamo poche, in Sicilia, donne coloro che siedono in una panchina cosi importante.
I calciatori cosa dicono del loro mister Carmen Geraci?
Io alleno sia i piccolini, l’attività di base, i piccoli amici, i primi calci e il settore giovanile. Vivo delle fasi della loro vita molto importanti: nella prima c’è la genuinità della loro età, nella seconda invece iniziano a diventare uomini. A parte l’aspetto tecnico li si deve indirizzare in una strada giusta per la loro crescita personale e di esseri umani: in quello mi ascoltano molto e mi fa piacere, quando c’è l’allenamento, la puntualità che tutti hanno nell’arrivare al campo. Questo vuol dire che all’allenamento ci tengono, a me ci tengono, mi ascoltano e il lavori sta dando i suoi frutti.