Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Una nuova mentalità per volare in alto!

IMG_5610Silvio, siamo da serie B?

Si

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Quantomeno, dobbiamo toccare ferro!

Se mi poni delle domande simili, te la vai a cercare…

Scherzi a parte, pensi veramente che l’Alessandria possa fare il salto di categoria quest’anno?

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Ci stavo riflettendo proprio all’indomani del successo di Mantona: seguo i grigi dal 1983 e credo che questa sia probabilmente la squadra più forte da allora ad oggi. Non posso dire nulla sull’Alessandria del periodo 1976-1983 perché ero un bambino, anche se si trattava, comunque, di una formazione di serie C, ma, se devo fare il bilancio degli ultimi 32 anni, posso dirti che le squadre più forti di quel lasso di tempo sono state, oltre a quella attuale, quella di Amisano ed Enzo Ferrari del ‘96/’97, quella di Maurizio Sarri e quella dello scorso anno.

Nessun’altra?

Ho sempre nel cuore la mia “prima” Alessandria, quella che perse lo spareggio di Modena e che annoverava giocatori del calibro di Sgarbossa, Carrera, Camolese, Dare, Marescalco e, last but not least, Angelo Gregucci, ma quella era, comunque, una formazione di serie C2, quindi di quarta categoria.

In cosa questa squadra è più forte rispetto a quelle?

Certamente, nella qualità dell’organico, con un centrocampo che già oggi, a mio sommesso avviso, è da serie B e con una serie di punte e di trequartisti che non sono certamente da meno.

A parte questo, ci sono altre qualità che vuoi sottolineare?

Indiscutibilmente, il carattere, incredibilmente cambiato a seguito dell’avvicendamento sulla panchina : Angelo Gregucci, infatti, pur schierando gli stessi giocatori del suo predecessore, secondo un modulo assolutamente analogo, è riuscito veramente ad infondere una mentalità nuova. Oggi i Grigi sono, infatti, decisamente meno leziosi e, sotto certi aspetti, meno belli da vedere ma notevolmente più concreti nel non concedere spazi agli avversari, nell’aggredire il portatore di palla altrui e nel mantenere ridotte le distanze tra i reparti.

Ne è una comprova il fatto che diversi commentatori hanno, giustamente, sottolineato la linea tendenzialmente alta mantenuta dal pacchetto arretrato nelle ultime partire.

Ma, a voler cercare il pelo nell’uovo, qualche difetto lo possiamo trovare?

Certamente, il primo è che questa non è una squadra invincibile e credo che questo sia proprio il segreto per consentire ai giocatori di vincerlo davvero, questo campionato.

Puoi spiegarti meglio?

E’ semplice: se pensiamo che, anche durante la gestione Gregucci, sono state talora concesse occasioni un po’ troppo generose agli attaccanti avversari o che, a tratti, il gioco ha lasciato un po’ a desiderare, capiamo quella che può essere la chiave di volta della stagione. Se l’Alessandria si sentirà superiore a tutti gli avversari e comincerà a giocare con sufficienza, allora potrebbe scivolare, come è accaduto troppe volte nel corso degli ultimi decenni (l’ultima proprio l’anno scorso); se invece i grigi affronteranno ogni partita con la consapevolezza di doversi sudare il successo e che nessun avversario, neppure l’ultima compagine in classifica, è già stata battuta, allora potranno esprimere quella grinta e quella determinazione utili a far emergere le loro migliori qualità e potranno involarsi verso una grande stagione.

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