Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

si salvano solo i tifosi!

bollSilvio, adesso i bilanci li possiamo fare?

Direi proprio di sì.

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Bene, però, stavolta, niente giochino dei promossi e dei bocciati, andiamo dritto al punto. E cominciamo dai giocatori!

Sosa, Morero e Vitofrancesco sono stati i migliori acquisti della stagione e una nota di merito la darei anche a Terigi e al portiere Nordi (anche se, in tutta franchezza, il miglior Servili mi piaceva di più). Obodo e Mezavilla, alla resa dei conti, hanno deluso, mentre Iunco e Germinale potevano starsene dov’erano.

Questo per quanto riguarda i nuovi arrivi, e sui vecchi?

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I confermati sono stati tutti bravi, da Sabato a Mora a Rantier (che è cresciuto moltissimo rispetto alla scorsa stagione) senza dimenticare Sirri, Spighi, Taddei e, le poche volte che si è visto, anche Cavalli.

La tua analisi sulla rosa suona suona quasi come una condanna dell’operato del Direttore Sportivo…

Magalini ha lavorato bene sulla difesa, meno bene sul centrocampo e sull’attacco, anche se resta l’incognita Guazzo.

Sarebbe stato meglio rimetterlo in rosa?

Non necessariamente, ma, nel momento in cui Di Masi ha deciso di escluderlo, bisognava acquistare una vera prima punta e non due seconde molto poco prolifiche come Germinale e Iunco.

Menegatti non era, allora, così stupido…

Quest’anno si è scoperto che la vecchia Alessandria era molto meglio di quanto non si pensasse quindi anche il vecchio DS non ha poi lavorato così male come qualcuno ha voluto far credere.

E di Di Masi cosa possiamo dire?

Continua ad essere l’uomo della provvidenza per questa piazza, ma non può chiamarsi fuori.

Cosa gli imputi?

Quando le cose non vanno bene, le colpe sono di tutti, Capo compreso, magari anche solo per non aver saputo scegliere i migliori collaboratori possibili. Poi non ho condiviso la decisione di vedere l’ultima partita in curva.

Perche?

A mio modo di vedere è come se Di Masi avesse voluto dire al popolo della nord che lui è uno di loro. Di Masi non è più uno di loro, è il Presidente e ha il dovere di sedere in Tribuna e di assumersi la responsabilità di quanto accade sul campo, senza alcuna possibilità di chiamarsene fuori. Sotto questo profilo posso dirti che ho ammirato molto di più il Luca Di Masi di Alessandria – Como che allargando le braccia si è presentato al cospetto della Nord come un generale alla testa delle sue truppe con grande dignità.

E su D’Angelo che cosa possiamo dire?

D’Angelo ha fatto il suo tempo; mi dispiace molto dire questo perché lo considero una persona di grande spessore umano, ma se devo dare un giudizio calcistico posso dirti che, alla resa dei conti, l’integralismo del suo 3 – 5 – 2 è stato perdente: il fatto che lui stesso lo abbia riconosciuto è comunque cosa che gli fa grande onore.

Lanciamo lo sguardo verso il futuro e dimmi: che cosa ti aspetti da questa estate?

Fermo restando che un presidente come Di Masi è una risorsa molto preziosa per questa piazza, auspico un cambio di allenatore e magari di modulo, un centrocampo ed un attacco profondamente ridisegnati, mentre Magalini non potrà più commettere errori.

E ai tifosi che voto diamo?

Dieci e lode perché hanno sostenuto la squadra dalla prima all’ultima giornata, nei momenti buoni ed in quelli cattivi e hanno contestato veramente solo dopo l’ultimo fischio finale: in tanti anni non ho mai visto un tale calore.

 

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