Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

APPUNTI SULLE TECNICHE PER SCRIVERE: I VIDEOCLIP NARRATIVI

Si tratta di una forma breve di comunicazione audiovisiva per promuovere un bene di consumo effimero e immateriale, qual è la musica.
In apparenza è una sovrapposizione caotica di suoni e immagini; ma in realtà si tratta di una sperimentazione originale delle dimensioni narrativa (la storia) e discorsiva (immagini, suoni, ritmi).
Si tratta della valorizzazione dell’assemblaggio inedito in una configurazione che privilegia:

1. Il frammento rispetto all’unità narrativa;
2. le forme di ripetizione;
3. l’esibizione delle imperfezioni (le cosiddette “immagini sporche”);
4. la de-sincronizzazione suono-immagine

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In analogia con la musica classica di tipo occidentale si ha:

1. Contrappunto: scritture orizzontali, coordinate, ma autonome;
2. Armonia: relazione che privilegia i rapporti verticali in funzione della realizzazione degli accordi.

Il cinema privilegia l’armonia.
Si considerino quanto meno la diversità della colonna audio e la caratterizzazione data dal montaggio delle immagini.
Nel videoclip si realizza la commistione di immagini e di suoni, con un addensamento di un gran numero di inquadrature, da cui la grande rilevanza del montaggio.
Il singolo “frame” e l’importanza del senso, ovvero la comparsa del senso (rappresentazione e immagine) nel sempre possibile sconfinamento creativo verso un testo estetico (ed il sincretismo).
Le sequenze visive sono parzialmente slegate dalla linearità del suono e si esalta la sintesi.
L‘arte cinematografica non appare come risultato, bensì come processo che richiede tempo per sviluppare tempo (vedi le ellissi narrative e le ellissi nel montaggio).

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1. Montaggio compositivo – composizione plastica (vedi arti figurative);
2. Montaggio sequenziale – alternanza di stacchi fra la inquadrature (ridistribuzione degli intervalli temporali definendo un ritmo – vedi anche Montaggio alternato);
3. Montaggio audiovisivo – con l’inserimento delle possibilità espressive date dal sonoro.

Nel videoclip si procede per frammentazione, giacché le riprese a volte convengono, a volte si respingono senza che per questo emerga un altro tema (vedi ad esempio il sub-plot cinematografico).
La sincronizzazione appare evidente nella coincidenza di un suono più forte, come percezione di un fenomeno di senso ovvero di ritmo (tecnica diffusa quella dei raccordi a stacco di suono e immagine).
Uso di effetti, immagini sfocate, immagini astratte o fortemente colorate, velocizzate oppure rallentate, vengono usati come efficaci inserti visivi.
Si consideri il ritmo contagioso nelle forme brevi, come l‘organizzazione degli stati di tensione: attesa, distensione per il soddisfacimento dell’attesa, sorpresa, disorientamento per un’attesa delusa, scoperta, inversione euforica delle tensioni accumulate nella fase inventiva dello smarrimento.
La regolarità a intervalli regolari stabilisce una relazione di dipendenza orientata (per questo motivo l’attacco è spesso in condizione di corrispondenza marcata tra suono e immagine).
De-sincronizzazione quale componente fondamentale della costruzione ritmica, che origina in relazione alle dinamiche di consumo del mezzo televisivo.
La rapida successione di immagini singole si avvicina molto alla polifonia musicale.
Il videoclip è un veicolo di seduzione del performer, che mette in scena il proprio corpo per ottenere riconoscibilità, per cui si evidenziano formule elementari di enunciazione come lo sguardo nella mdp (l‘elemento importante è l‘associazione del perfomer col brano).
Il corpo può essere manipolato nell’uso consapevole del linguaggio audiovisivo, nella trasformazione iconica con intento promozionale del perfomer.
La manipolazione si accompagna alla ricerca esasperata degli effetti di realtà e finzione, per richiamare lo spettatore alla duplice condizione dell’essere e dell’apparire.
Il corpo del perfomer viene cancellato e quindi sostituito da uno o più simulacri, con rovesciamenti paradossali che portano ad esempio ad eseguire la musica in situazioni o in luoghi inaccessibili.
Il back-stage infine ha la funzione di farci riappropriare del dispositivo scenico e quindi del performer.
Il dialogo è pressoché assente (un poco più frequente l‘uso della Voce Fuori Campo).

VIDEOCLIP “La Tua voce arriverà (per le donne come te)

sceneggiatura e regia: Claudio Braggio
testi e musica: AlemuS
montaggio: Max Chicco
interpreti principali: Lilli Bollino, Fiammetta Giammusso e Cristina Argenti
altri partecipanti: Alessia Baldi, Giovanna Catalano, Laura Valentina Ceresa, Daniela Ferrando, Fabiana Franzosi, Maura Galliano, Daniela Galluzzo, Matilde Galluzzo, Sheila Sonia Gavazza, Claudia Girardengo, Maura Emilia Lugano, Ana Maria Miquelin, Chiara Randazzo, Sonia Paola Randazzo, Valentina Sivieri, Stefania Sarto.
location:
Galleria Alexander Alvarez Contemporary Art – Alessandria
Complesso di Santa Croce – Bosco Marengo (Alessandria)

Una madre soffre in una stanza bianca fino all’arrivo della figlia che l’aiuta ad uscire dalla situazione di solitudine.
Insieme ad una leader carismatica raggiungono un gruppo di donne che le avvolgono formando un cerchio.
La sensazione di angoscia precedente si trasforma gradualmente in positività, colore e speranza.
La voce di una madre, dopo anni di disagi e sofferenze nel mondo del lavoro, si rivela alla figlia che, forte delle sue convinzioni, la invita a combattere per tutte le donne che vivono tale condizione.
Una nuova voce si aggiunge al coro di denuncia sociale per imprimere un messaggio solidale nelle coscienze di tutte le altre donne

VIDEOCLIP “L’Ultimo Testimone”

regia: Ruggero Montingelli
sceneggiatura: Claudio Braggio
testi e musica: Yo Yo Mundi (remix Maury Lobina e Jeffrey degli Eiffel65)
interpreti principali: Yo Yo Mundi, Pierpaolo Cervetti, Cristina Forcherio
location: Acqui Terme (Bollente, Museo e dintorni)

Gli Yo Yo Mundi inaugurano il 2006 alla grande e prima del tour di Sciopero in UK (in programma dal 5 al 12 febbraio prossimi che vanta otto date consecutive con tappe a Londra, Manchester, Edinburgo, etc… www.yoyomundi.com), esce su etichetta Mescal il maxi singolo intitolato L’Ultimo Testimone, tratto dall’album Resistenza (Mescal\Cd del Manifesto).
Questo nuovo progetto conterrà in primo luogo il remix del brano L’Ultimo Testimone – Inchiostro Electro Concept – a cura di due nomi celebri della dance e del mainstream italico:.
Maury Lobina e Jeffrey legati a YYM da un rapporto di amicizia (che ha prodotto svariate e trasversali forme di collaborazione) si sono appassionati al progetto Resistenza.La Banda Tom e altre Storie Partigiane ed in particolare al brano L’Ultimo Testimone, prima offrendo un contributo a base di loop e poi proponendo questa loro energica e colorata versione remix che finalmente vede la luce grazie a questo cd e che caratterizza anche l’omonimo videoclip.
Gli altri brani presenti in questo mini album sono La Casa del Freddo (con la voce di Paola Tomalino), La Moglie di Alfredo (mini melologo con la voce recitata di Laura Bombonato e il piano di Luca Olivieri), la versione large (integrale) de L’Ultimo Testimone e la versione live di Se Muoio Stanotte. Ettore alla Battaglia di Porta Lame (tratto dal romanzo 54 di Wu Ming, Einaudi – Edizioni Stile Libero, con la voce recitata di Fabrizio Pagella).
Infine nel singolo, sarà presente la traccia rom del videoclip de L’Ultimo Testimone (www.mescal.it e www.yoyomundi.it) potrete trovare in vendita anche la versione in edizione limitata – di sole 500 copie! – maxi singolo + dvd che oltre al videoclip conterrà degli extra).
Ci fa piacere ricordare che il videoclip de L’Ultimo Testimone è caratterizzato da una particolarità straordinaria e cioè che è stato realizzato da più di dieci registi! Si tratta infatti del saggio finale dagli allievi del corso “Regia televisiva e videoclip” edizione 2005, tenutosi ad Alessandria.
Ad “aiutare” i ragazzi nella realizzazione del video una serie di professionisti del settore come Ruggero Montingelli, Ugo Lo Pinto, Cristiana Surleti insieme a Cristina Storaro, Claudio Braggio e Massimo Bertosso di Commedia Community (questi ultimi tre in veste sia di produttori del clip sia di ideatori del corso).

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