Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

ORGOGLIO AZZURRO

03. Nazionale

È questa la Nazionale che il popolo italiano desiderava da tempo. I ragazzi di Conte vincono, convincono e lottano. Dopo l’estenuante trasferta di Baku, gli azzurri ottengono un altro successo: nel match dell’Olimpico, l’Italia supera in rimonta la Norvegia concludendo il girone H al primo posto con 24 punti all’attivo, frutto di 7 vittorie e 3 pareggi.

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La Norvegia passa in vantaggio al 23′ con Tettey, sfruttando una situazione da calcio piazzato. Nel secondo tempo Conte cambia assetto tattico, passando dal 3-5-2 a un più incisivo 4-4-2, schieramento già provato nel match contro l’Azerbaigian, e la scelta viene ripagata in pieno: al 73′ Florenzi timbra il pareggio approfittando di un errato disimpegno di Aleesami e pochi minuti dopo è Pellè, alla quarta rete in maglia azzurra, a completare la rimonta con una bel tiro di sinistro che batte l’estremo difensore norvegese.

Nonostante la pratica qualificazione fosse già stata archiviata a Baku, l’Italia mostra grande orgoglio e attaccamento alla maglia, rimontando una partita che non aveva alcuna rilevanza ai fini della classifica. Conte prepara il match nei minimi dettagli, schierando una squadra ordinata, aggressiva e decisa. Solito neo, le troppe occasioni gettate al vento. Capovolgendo la medaglia, potrebbe anche essere considerata una statistica positiva, testimone della grande mole di gioco che riescono a creare gli interpreti schierati dal C.T. azzurro.

L’ex tecnico della Juventus sembra avere le idee molto chiare: creare una sorta di piccolo club. Conte sta lavorando su un elemento in particolare, forse troppo snobbato dal suo predecessore Cesare Prandelli: il gruppo. Pochi stravolgimenti, fiducia nella vecchia guardia, lavoro intenso sul campo, meritocrazia al potere. Con questi elementi sta nascendo un’autentica macchina da guerra che potrà regalare agli italiani un Europeo da sogno.

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