Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Città e squadra, fuori il carattere!

[GSM Photo]
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È questo il momento più difficile. Il momento in cui viene davvero fuori il carattere di una squadra e quello di una città. Un tifoso ha affermato quanto sia troppo facile crederci occupando il primo posto in classifica, sottolineando che bisogna soprattutto imparare a crederci quando il gioco si fa duro ed essere duri diventa l’ordine del giorno.
Qual è stato il significato di questa sconfitta? È stata una condanna o un semplice ostacolo non superato? Il bicchiere era davvero mezzo pieno? Lo è ancora? Cosa significa per voi crederci davvero? E poi, credere in che cosa? Nella fortuna, nella sorte, o in noi stessi?
È questo il grande quesito: il significato del nostro crederci davvero. Non è un insieme di fattori né un insieme di episodi. Dipende tutto da noi. La fortuna è stata tirata in ballo già troppe volte e sappiamo perfettamente che per un punto a favore ci punisce con tre punti contro.
La fortuna è da lasciar perdere e non è determinante. Mesut Özil, in una delle sue prime dichiarazioni da giocatore professionista ha affermato: «Talento e fortuna vengono dopo, prima ci vogliono grinta, determinazione e passione». Detto da lui potrebbe suonare anche strano, conoscendo le sue imparagonabili qualità tecniche e… la sua carriera. Eppure, lo ha detto. E lo ha detto prima di compiere il suo grande percorso. Prima di far conoscere il suo nome in giro per il mondo. Prima della fama, della gloria, della fortuna, del talento, della precisione, della visione di gioco; c’è l’aspetto mentale. È il punto di partenza, la prima perla della collana. È importante come la pietra centrale di una diga; pietra che però vacilla facilmente. Pietra che non è per niente salda.
Chiunque tra noi ha esaltato entusiasta la compattezza e la solidità i questa squadra, nei momenti più gloriosi e nei momenti un po’ più bui. Ora è arrivato il momento di crederci senza darlo per scontato. È arrivato il momento di spremere noi stessi e i nostri cuori, perché o la va o la spacca e non potrà spaccarsi per sempre se compiere il capolavoro dipenderà da noi.
Si riparte, amici, si riparte già da questo mercoledì sera. Si riparte dalla Pro Patria, una squadra che mai si è fatta superare facilmente, sia al Moccagatta sia allo Speroni. Si riparte con la prematura brezza primaverile che soffia sul Mocca alla sera, si riparte con il calore delle luci e la Nord illuminata, il solito immenso spettacolo. Si riparte tutti assieme, vecchi e nuovi, giovani e anziani. Si riparte per la storia, per la maglia e per noi stessi: perché il cuore batte solo per l’Orso e perché siam contenti solo se vediamo vincere i Grigi. Si riparte dalla tana inespugnabile, con la consapevolezza di aver organizzato otto pullman per la trasferta a Bassano del Grappa. Si riparte con la fame di un leone, la determinatezza di un falco e la grinta di un orso. Si riparte come noi sappiamo ripartire: con i nostri sorrisi e la nostra incontenibile voglia di vivere l’Alessandria in tutte le sue sfumature.

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