Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Samuele Romeo: “Nel 2011 la vittoria del campionato era alla nostra portata”

e36856da-ffeb-4a96-ba98-892b49ee11f5Grazie alla disponibilità dell’ufficio stampa del Torres abbiamo fatto una chiacchierata con Samuele Romeo, storico giocatore grigio del campionato 2010/2011.

Se devo dirla tutta, il mio ricordo più bello con la maglia Grigia è stata tutta l’annata meravigliosa – ci racconta Romeo -. Dal primo giorno che sono arrivato, perché mi sono sentito subito a casa, i ricordi belli sono tanti a incominciare dal calore della tifoseria, che mi ha trattato come un vero giocatore e per me era uno stimolo in più per scendere in campo e mangiarmi gli avversari, peró ne cito uno: la vittoria per 2-1 in casa contro il Verona dove capitan Artico con un gran goal ha fatto esplodere un intera cittá di gioia”. Una stagione, quella di Romeo, finita col rimpianto della semifinale playoff caratterizzata da un arbitraggio molto discutibile e fazioso. “Come ho detto prima – prosegue Romeo – l’annata è partita alla grande mantenendo sempre una posizione ottimale in classifica. Facevamo paura a tutti perché giocavamo un gran calcio e la squadra era composta da uomini prima che calciatori. In poche parole, eravamo un gran gruppo dentro e fuori dal campo! Purtroppo siamo usciti in semifinale playoff contro la Salernitana dove, tutt’oggi, al solo pensiero che sono state commesse delle ingiustizie in quella partita mi sale il nervoso perché meritavamo noi quella benedetta finale. E dico di più, la vittoria del campionato era alla nostra portata e l’abbiamo dimostrato con onore e dignità”.

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Attualmente Romeo milita in Serie D al Torres. “Adesso sono al Torres, piazza che in D non ha nulla a che vedere per tifoseria, città e quant’altro – continua il giocatore –. Merita di più. Qui sto bene, anche la gente mi ha accolto molto bene ed io do tutta la mia anima in campo per ripagarli”.

Romeo, però, continua a seguire l’Alessandria. “A dire il vero – spiega Romeo – vedere giù in classifica l’Alessandria mi piange il cuore perché lì ci sono tutti i presupposti per fare un campionato di vertice e vincerlo! Ma sono sicuro che il Presidente ha le idee chiare su come far sbocciare l’Alessandria e gli alessandrini per ragalargli ciò che la gente merita”.

Nonostante i suoi 30 anni, Romeo ha ancora un sogno. “Il più grande sogno – conclude il giocatore – è quello di arrivare a giocare alla massima serie. Ho 30 anni ma, come si dice, ‘meglio tardi che mai’ perché ho tutte le carte in regola e le qualità per potermela giocare! Ho sfiorato la massima serie con l’Empoli ma il sogno è quella di giocarla e ci riuscirò”.

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E chi lo sa che magari Romeo torni ad indossare la maglia Grigia?

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