Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

D’Agostino: “Non mi dimetto. Voglio dimostrare il mio valore”. Ci spieghi solo se il suo valore è quello di portare i Grigi in Serie D

d4bdd97b-2b56-4f1d-8790-8b50b4f25975Ci risiamo. Anche oggi al Moccagatta non si è vinto. E mi assumo tutte le responsabilità di dire che la colpa ha un nome ed un cognome: Gaetano D’Agostino, che anche contro l’Olbia ha fatto cambi senza senso ed è riuscito solamente a contare fino ad 11 quando ha compilato la distinta. Si, perché anche contro i sardi il tecnico ha fatto moltissimi errori che nemmeno un tecnico di una squadra di eccellenza potrebbe fare. Da quando nel momento di maggiore difficoltà togli gli attaccanti per inserire un difensore? Vuoi proteggere uno 0-0 o vuoi tentare di vincere? E dagli spalti, infatti, si è alzato un unico grido “Dimettiti!” ed al DS Massimo Cerri “Esoneralo!”.

Ma il tecnico tira dritto ed in sala stampa al termine del match ha detto chiaramente che lui vuole andare avanti. “Io non abbandono i ragazzi – ha dichiarato D’Agostino -, perché questo significherebbe dimettersi. Io ho tanta voglia di fare bene in Alessandria. In questo momento dimettersi è da vigliacchi: questo non mi appartiene. Si può uscire rafforzati anche dagli insulti e il voglio dimostrare il mio valore, umano e professionale insieme ai ragazzi”.

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Caro Mister, se vuole dimostrare il suo valore umano, allora, farebbe bene a farsi un grande bagno di umiltà prima di presentarsi in sala stampa ad esternare certe affermazioni, perché già domenica scorsa ha avuto il coraggio di dire che “su alcuni errori elementari ci sta lavorando da ben otto mesi”. Ora, se in otto mesi non è riuscito a correggere questi errori (oltre a non aver creato un gruppo, e ciò si vede chiaramente in campo anche dai non addetti ai lavori) forse non vuol dire che i ragazzi non capiscono, perché questi ragazzi non sono stupidi. Forse è proprio lei il problema, perché in otto mesi non è riuscito a spiegare nulla di buono, nemmeno ad avere fame di vittoria in campo.

Lei, infine, ha detto “rispetto il pubblico nel bene e nel male, se applaude e se fischia”. Bene, se lo rispetta ha solo una cosa da fare: quella che chiede il pubblico, cioè dimettersi prima di mandare l’Alessandria in Serie D. Il Moccagatta, la Nord ma anche i ragazzi che lei sta allenando non meritano questo trattamento. Fino a metà campionato aveva “l’alibi” degli errori commessi dai giovani in campo. Ma ora? Di quei giovani che lei tanto ha attaccato non ne vediamo più in campo, invece gli errori sono sempre gli stessi. Allora la colpa non è dei giovani. Facile attaccare Gjura, Delvino, Sbampato per gli errori in difesa. Ma quando quegli errori che lei contestava li fanno Panizzi o Prestia? Lei sta sempre zitto. Oppure gli errori di Bellazzini a centrocampo. Oppure quelli di Santini… potremmo continuare all’infinito ma sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Se lei, come detto mercoledì, vuole dimostrare di non essere “un vigliacco”, allora, dovrebbe in sala stampa attaccare questi giocatori over come ha attaccato gli under. Oppure dire “basta, ho sbagliato. Non sono stato capace di guidare la squadra e quindi mi dimetto”. O lei rimane in Alessandria solamente perché almeno se la cacciano continua a ricevere lo stipendio fino alla fine del contratto?

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