Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Ma lo fanno apposta?

c1150502-5044-40c3-8e4a-85ccb0885ee1Sono passato davanti al Moccagatta alle ore 20,00 di oggi 22 gennaio, vigilia di Alessandria-Pro Vercelli: temperatura – 3 e una nebbia terribile.

Comunque tranquilli, domani alla stessa ora dovrebbe nevicare, per cui niente nebbia e temperatura non più bassa di -1.

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Chi si prenderà la briga di andare allo stadio mercoledì, alle 20,30, visto che, oltre tutto, la gara sarà trasmessa in televisione?

Ora mi chiedo: ma lo fanno apposta? Il progetto della Lega è quello di svuotare gli stadi?

Capisco l’esigenza di recuperare la ritardata partenza del campionato, ma non si potevano giocare i turni infrasettimanali in primavera, quando, oltretutto, le partite hanno più interesse, con l’avvicinarsi della fine del torneo?

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In estate si è partiti con un mese di ritardo tra ricorsi e contro-ricorsi (peraltro dall’esito pressoché inutile), per arrivare a gennaio e scoprire le fideiussioni farlocche, gli stipendi e i contributi non pagati e le società con le casse vuote e sull’orlo del fallimento.

Tutto alla faccia dei tifosi: l’importante era incassare i soldi delle iscrizioni.

E adesso, se Cuneo, Lucchese e Pro Piacenza verranno radiate dal campionato, chi rimborserà i soldi spesi dai tifosi per assistere a partite “annullate” in via retroattiva nel girone di ritorno? “Scusate abbiamo scherzato” per tutto un girone.

Anche domenica a Piacenza: si è aspettato fino a mezz’ora prima dell’inizio della gara per “sospenderla”. Non si poteva controllare sabato, se non già venerdì, la regolarità dei cartellini dei giocatori di casa e agire di conseguenza? Era il segreto di Pulcinella, però si è lasciato che addetti ai lavori, giornalisti e tifosi, soprattutto quelli in trasferta, arrivassero allo stadio e comprassero il biglietto.

Il Presidente di Lega tuona: “abbiamo evitato un’altra vergogna”. Ne è proprio sicuro?

Giocatori, tifosi e addetti ai lavori meritano rispetto altrimenti, di questo passo, il football, soprattutto quello delle serie minori, in Italia, morirà.

Il calcio di provincia, soprattutto nel nostro Paese, dovrebbe essere quello più bello, perché legato ai “campanili” e alle passioni più genuine.

Qualcuno ci crede ancora?

 

 

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